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Consulenza finanziaria, per Anasf contano più di tutto formazione e relazioni con i clienti

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Formazione e capacità relazionali: sono questi due dei principi guida della consulenza finanziaria nell’era post-Covid e in un presente complicato dall’inflazione, la guerra in Ucraina e non ultimo l’incertezza politica dell’Italia. Ad approfondire il tema è l’indagine sul mondo della consulenza realizzata da Anasf.

I professionisti della consulenza finanziaria

La prima edizione semestrale dell’indagine del Centro Studi e Ricerche Anasf ha raccolto oltre 600 risposte degli associati che hanno delineato i principali tratti e aspetti dell’attività del consulente finanziario. Il percorso formativo della categoria è in continua evoluzione: oltre il 40% dei professionisti ha conseguito una laurea triennale, magistrale o a ciclo unico, e ha dichiarato di continuare ad aggiornare le proprie competenze ottenendo una delle certificazioni Efpa o una combinazione di queste con la più recente Esg Advisor. Il 61% dei consulenti finanziari possiede un’esperienza di lunga data: l’iscrizione all’Albo è avvenuta tra gli anni ‘90 e il 2000. Oggi il 42% dei professionisti ha un portafoglio medio che supera i 30 milioni di euro ed è composto da: risparmio gestito (51%), seguito dall’assicurativo (29%), dalla liquidità (12%) e dal risparmio amministrato (8%). La ricerca si è posta anche la finalità di approfondire la composizione della clientela, così come la crescita della professione e la sua evoluzione. Luigi Conte, presidente di Anasf (nella foto sopra), ha commentato:

“Ciò che distingue la professionalità del consulente finanziario è la modalità di interazione con gli investitori. La nostra categoria, anche dopo la pandemia e la crescita esponenziale dell’utilizzo degli strumenti digitali, continua a prediligere il rapporto personale con i propri clienti per almeno il 60% del tempo, rispetto ad una relazione digitale che, per quanto funzionale ad alcuni aspetti della consulenza, non sostituirà mai il fattore umano”.

I clienti dei consulenti finanziari

In particolare è emerso che ogni consulente finanziario gestisce mediamente 227 clienti e i nuclei familiari seguiti sono in media 42. Il 61% dei professionisti dichiara che il patrimonio medio di ogni cliente in gestione è superiore a 120 mila euro; per un consulente su 10 è oltre 400 mila euro. Rispetto al tema dell’evoluzione della professione due aspetti rivolgono lo sguardo alle opportunità di crescita: le donne prime intestatarie sono tra l’11 e il 30% del totale e l’età media dei consulenti finanziari è di 56 anni. Dati che evidenziano come le risparmiatrici rappresentino un possibile target di clientela. Il presidente di Anasf ha concluso:

“Il tema dello scarso ricambio generazionale, che caratterizza ormai tante professioni, non risparmia quella dei consulenti finanziari, in quanto gli under 41 oggi rappresentano solo il 3% della categoria. L’associazione da anni ha messo in campo numerose iniziative per supportare la crescita di giovani talenti. È arrivato il tempo di un intervento sistemico per sostenere i giovani nell’avvicinarsi a questa professione”.