Investimenti

Come investono gli italiani: 55% si rifugia nel cash

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – Un paese impaurito e immobile quando si tratta di investire. I risparmi di piu’ della meta’ degli italiani sono in liquidita’ o conti deposito e gli investimenti a lungo termine passano spesso in secondo piano, a dimostrazione dell’avversione al rischio e dell’approccio improntato alla cautela in un periodo ancora di piena crisi. I cittadini hanno perso completamente la fiducia nelle istituzioni, non a caso il maggiore timore e’ l’aumento delle tasse.

Questo quanto emerso da una ricerca effettuata da Blackrock, il gruppo di investimenti numero uno al mondo.

Quasi la meta’ degli interpellati dichiara di avere risparmi in cash per paura di un’emergenza, come il crack della propria banca. Il 47% risparmia per i tempi duri, il 37% desidera avere disponibilita’ immediata dei propri risparmi.

Il 61% investe sul breve termine (massimo 3 anni) contro il 41% della media europea. Il doppio della media investe in bond attraverso fondi (28% contro 14%). Solo uno su cinque utilizza fondi equity income per ottenere una rendita e solo uno su cinque sta rivedendo al momento il proprio portafoglio.

L’immobilita’ si nota ancora di piu’ quando si tratta dei fondi pensione. Gli italiani sono consapevoli di essere responsabili per il proprio fondo previdenziale, ma molti non fanno nulla (il 53%!). Perche’ non se lo possono permettere o perche’ si affidano a quella statale.

Il problema principale di questo approccio pavido e’ che la liquidita’ non e’ l’unica risposta, anzi. Le azioni hanno sovraperformato le obbligazioni e gli investimenti cash negli ultimi 25 anni.
[ARTICLEIMAGE]
Entrando piu’ nel dettaglio, tre su quattro sono pessimisti sulle prospettive economiche: il principale timore (47%) e’ l’incremento della pressione fiscale. Scarsa la fiducia nelle istituzioni per trovare una via d’uscita (vedi tabella a fianco).

Due su tre si dichiarano “avversi al rischio”. Il 58% e’ pero’ soddisfatto della propria situazione finanziaria. Solo uno su cinque e’ disposto a prendere rischi maggiori per realizzare rendimenti piu’ elevati.