NEW YORK (WSI) – Ammonterebbe a 1 miliardo di dollari il furto messo in atto da un gruppo di hacker provenienti da Russia, Ucraina, Germania e Cina, riuniti nel gruppo Carbanak, da conti bancari sparsi in tutto il mondo. La denuncia è arrivata dagli esperti di sicurezza dell’azienda russa Kaspersky Lab, che hanno individuato un malware attraverso il quale sono stati rubati tra i 300 milioni e il miliardo di dollari, in due anni.
Nel mirino dei cyber-criminali, sarebbero finiti 100 istituti di credito in 30 diversi Paesi. “Ognuna delle banche colpite potrebbe aver perso sui 10 milioni di dollari”, hanno fatto sapere da Kaspersky Lab, secondo cui il sistema messo in atto dagli hacker prevedeva l’infiltrazione nelle reti informatiche delle banche assumendo il controllo a distanza degli sportelli automatici.
Kaspersky ha spiegato che i metodi utilizzati dalla banda rappresentano un nuovo capitolo nella storia dei furti informatici che punta a “rubare denaro direttamente alle banche evitando di colpire i clienti”.
Tra i metodi utilizzati per entrare nei sistemi degli istituti di credito, anche l’invio con allegati in word di email finte dagli indirizzi reali delle istituzioni finanziare, compresa la Banca centrale.
Intanto, la Casa Bianca ha ricevuto un primo rapporto su quanto avvenuto e l’Fbi è al lavoro per tentate di venire a capo ad un’indagine che si è rivelata subito complessa.