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Colle: M5S sceglie Gabanelli, giornalista anti poteri forti

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ROMA (WSI) – E’ una donna, lontana dai partiti e indipendente dai giochi di potere il candidato del Movimento cinque stelle al Quirinale, nomnato a meno di 48 ore dall’inizio delle elezioni del Presidente della Repubblica. Si tratta della giornalista d’inchiesta Milena Jole Gabanelli.

Ora bisognera’ vedere se la prescelta, che come sottolineato Marco Travaglio ama la sua professione, dara’ la sua disponibilita’. Nell’ordine di preferenze online seguono il fondatore di Emergency Gino Strada, Stefano Rodotà, il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, il magistrato Ferdinando Imposimato, la leader dei Radicali Emma Bonino, il magistrato Gian Carlo Caselli. Penultimo l’ex premier Romano Prodi e ultimo il comico premio Nobel Dario Fo.

A decidere il nome, tramite il controverso voto in Rete delle ‘Quirinarie’, sono stati gli iscritti al M5S, che hanno attribuito a Gabanelli il primo posto nella rosa dei nove candidati.

Ad annunciare l’esito della votazione sono state la stessa conduttrice di Report e Beppe Grillo sul suo blog.

Lo stesso Grillo, fondatore e portavoce del M5S, faceva parte della rosa, ma si e’ auto escluso. Gabanelli si e’ detta “commossa, ma sopravvalutata”.

Strada ha gia’ rinunciato. Se anche la giornalista dovesse rinunciare sara’ Stefano Rodotà il nome chiave da giocare anche in chiave di una eventuale formazione di governo futura.

Secondo Adriano Zaccagnini, deputato del Movimento 5 Stelle, “Rodotà è un’ipotesi concreta, una persona validissima, un vero custode della Costituzione”.

“Sul suo nome si potrebbe trovare un accordo con il centrosinistra?”, gli chiede un giornalista del Fatto Quotidiano? “Se verrà scelto dai cittadini, lo voteremo e ci aspettiamo che Sel e Pd convergano su di lui – conclude il deputato -. Potrebbe aiutare a trovare una collaborazione su un’agenda di governo”: GUARDA VIDEO PIU’ SOTTO.

IL PROFILO DELLA PRESCELTA DAL M5S

Milena Gabanelli, 59 anni, si e’ laureata al DAMS di Bologna con una tesi in storia del cinema. Le collaborazioni con la Rai iniziano nel 1982, dove la giornalista freelance ha iniziato con la realizzazione di programmi di attualita’ per la terza rete regionale e per la trasmissione Mixer.

Nei primi anni novanta la nativa di Nibbiano (in provincia di Piacenza) partecipa all’introduzione in Italia dei nuovi canoni del videogiornalismo lavorando da sola con una telecamera portatile, che crea uno stile più diretto nelle interviste e in generale nel modo di fare programmi televisivi. Teorizza il suo metodo e lo insegna nelle scuole di giornalismo della Rai. Report, nato nel 1997, ne sfrutta ampiamente le caratteristiche, facendone la più seguita trasmissione d’inchiesta giornalistica in Italia.