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Cina: senza preavviso, taglia i tassi di interesse. Prima volta dal 2008

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Pechino – In una mossa inaspettata, la banca centrale della Cina, la People’s Bank of China (PBOC), annuncia di aver ridotto il costo del denaro di 25 punti base. Da domani 8 giugno il nuovo tasso sarà del 6,31%.

La mossa è inaspettata perché nelle ultime dichiarazioni ufficiali Pechino aveva sempre parlato dell’introduzione di nuovi stimoli fiscali a supporto della ripresa economica del paese, per riportare il tasso di crescita ai livelli alla quale era abituata negli ultimi anni (senza gonfiare ulteriormente la bolla nell’immobiliare), tassi di crescita che comunque rimangono su livelli paurosamente alti rispetto a quelli europei.

E invece l’istituto centrale è stato chiamato in causa per supportare questa ripresa del paese. Segnale di stress, visto anche il continuo aggravarsi della crisi nell’Eurozona e la debolezza degli ultimi dati economici dagli Stati Uniti.

La crescita economica della Cina dovrebbe rallentare a +8,2% nel 2012, secondo gli analisti, la rilevazione più scarsa dal lontano 1999, comunque oltre il livello target del governo del +7,5%.

“La decisione intrapresa dalla PBOC è positiva per l’appetito al rischio e di supporto per l’economia cinese”, ha commentato a Reuters Michael Sneyd, strategista nel valutario per BNP Paribas.