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Cina: governo studia contromosse al rallentamento della crescita

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione è stata caratterizzata da vendite sui listini azionari e da acquisti sui titoli governativi tedeschi che hanno visto un calo dei tassi di rendimento. Sono saliti gli spread con quello italiano e spagnolo a 370 pb e 400 pb rispettivamente.

Positiva l’asta francese che ha visto collocare l’intero importo offerto anche se con tassi di rendimento in rialzo.

In forte calo la produzione industriale tedesca di febbraio che ha risentito maggiormente del calo del settore costruzioni, penalizzato probabilmente dalle avverse condizioni meteo. Il comparto beni capitali, pur in rallentamento, continua a mantenere il segno positivo sia su base mensile sia annuale, mentre restano negativi i beni di consumo.

La BoE ieri ha mantenuto invariato il tasso di riferimento allo 0,5% e l’ammontare di titoli da acquistare a 325Mld£.

Il Fmi ha dichiarato che il nuovo piano spagnolo di riduzione del deficit di bilancio dovrà essere attentamente valutato poiché le difficoltà che la Spagna sta affrontando sono elevate.

Oggi i mercati restano chiusi per festività, l’attenzione degli operatori la prossima settimana rimarrà focalizzata sul tema Spagna e sulle aste italiane.

Il prossimo giovedì infatti l’Italia emetterà Btp con scadenze comprese nel range 2015-2023 per un importo complessivo fino a 5Mld€.

Negli Usa listini azionari in lieve calo con l’indice S&P500 rimasto comunque in prossimità della soglia dei 1400 punti. Gli operatori rimangono focalizzati soprattutto sull’evoluzione della situazione in area Euro da un lato e dall’altro sulle eventuali manovre espansive che potrebbero arrivare dalla Cina.

Il premier cinese Wen Jiabao, durante una viaggio tra le province cinesi, ad inizio settimana aveva fatto riferimento alla possibilità di manovre di aggiustamento al più presto possibile, iniziando già in settimana a rendere pubblici alcuni provvedimenti come ad esempio l’incremento della quota di investimenti in asset cinesi consentita ad investitori esteri.

L’economia cinese è alle prese con una fase di rallentamento che il governo sta cercando di portare avanti in modo controllato per aumentare la contribuzione dei consumi interni rispetto all’export.

Il vice presidente della commissione nazionale su sviluppo e riforme ha preannunciato che il Pil del primo trimestre potrebbe raggiungere una crescita dell’8,4%, nel qual caso si tratterebbe del livello più basso da quasi tre anni.

Oggi, in una giornata di chiusura dei mercati, saranno comunque pubblicati i dati sull’occupazione Usa, attesi confermare la continuazione della creazione di un livello medio di posti di lavoro mensile intorno alle 200.000 unità.

Valute: continua il movimento di deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro USA. La valuta unica si è approssimata all’importante livello di supporto di 1,30. Nel pomeriggio di ieri il cross euro/franco svizzero ha temporaneamente infranto per la prima volta il livello di tasso fissato dalla banca centrale svizzera a 1,20 lo scorso settembre, facendo registrare un minimo a 1,1995.

Marcato apprezzamento dello yen vs euro sulla scia dell’andamento dell’euro/dollaro. Per oggi la resistenza si colloca a 108,50, i supporti a 106,90 e 106. Poco volatile il dollaro/yen compreso tra il supporto 81,50 e la resistenza 83.

Materie Prime: rimbalzo per la maggior parte delle materie prime all’interno dell’indice Gsci. Tra gli energetici il Brent è salito dello 0,9%, mentre è calato per il secondo giorno consecutivo il gas naturale Usa (-2,4%), ai minimi da 10 anni. Giornata positiva per i metalli industriali guidati dal nichel (+3,1%) e per i preziosi. Misti gli agricoli. Segnaliamo il rialzo dell’olio di palma in Malesia ai massimi da 13 mesi in linea con il rialzo dei prezzi della soia (+1%). L’andamento tra le due materie prime è spesso correlato poiché sono utilizzati per la produzione delle più importanti tipologie di oli vegetali, destinati a diversi ambiti industriali. Oggi i mercati sono chiusi per festività.

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