PECHINO (WSI) – Mentre l’economia cinese ha subito un altro pericoloso rallentamento e dopo che la Borsa di Shanghai ha accusato un crollo di un ulteriore -6% in giornata, una decina di banche ‘ombra’ ha chiesto al governo di essere salvate con i soldi del governo.
Per evitare una serie di default a catena, undici istituti non ufficiali, che offrono linee creditizie a clienti inaffidabili chiedendo in cambio interesse da usura, hanno implorato il Partito Comunista al governo di varare un piano di salvataggio del sistema bancario cosiddetto ‘ombra’.
Se il fideiussore non è in grado di pagare, cinquanta istituti finanziari e una ventina di prodotti di Wealth Management (ossia di gestione del patrimonio) potrebbero fare default. Si tratta di conti deposito alternativi ai conti risparmio classici e che garantiscono alti tassi di interesse. Alla ricerca di soldi facili, un numero sempre più alto di clienti vi ha fatto affidamento negli ultimi tempi.
Gli analisti temono che i piani di salvataggio varati negli anni scorsi per impedire un crac del sistema finanziario non abbiano fatto che incoraggiare pratiche irresponsabili, creando l’idea erronea che il governo non lascerà fallire nessuno.
L’ultimo appello in ordine di tempo per un piano di aiuti mette ancora una volta le autorità davanti a una scelta difficile. Il governo dovrà scegliere tra assicurare stabilità finanziaria a breve termine oppure imporre una disciplina di mercato agli investitori, una mossa che dovrebbe migliore le pratiche creditizie alla lunga.
Il solo gruppo Hebei Financing Investment Guarantee ha fornito prestiti per 50 miliardi di yuan ($7,8 miliardi) garantiti da 50 istituti di credito. Più della metà di questi non sono banche ufficiali, bensì trust che prestano soldi a costruttori e speculatori immobiliari e ad aziende che hanno delle fabbriche in mercati saturi.
Le 11 società finanziarie che hanno fatto recapitare la lettera ai funzionari hanno venduto 24 tipi di prodotti WMP, del valore complessivo di 5,5 miliardi di yuan (più di 860 milioni di dollari).
(DaC)