Società

Cibo contaminato: dopo la Brexit inglesi troveranno orrori nel piatto

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Cioccolatini con insetti o succo d’arancia contenente vermi sono solo alcuni degli “orrori” che i consumatori britannici potrebbero essere costretti ad accettare se Londra firmerà un accordo commerciale ad ampio raggio con gli Usa dopo la Brexit.

Non è uno scherzo ma quanto confermato a Bussiness Insider da Bill Esterson, parlamentare laburista e  ministro ombra del commercio. Negli Stati Uniti, i produttori fanno riferimento ad un decalogo che stabilisce il numero massimo di corpi estranei come larve, frammenti di insetti e muffe che possono essere presenti nei prodotti alimentari prima di essere immessi sul mercato.  Ad esempio, i produttori statunitensi possono includere fino a 30 frammenti di insetto in un vasetto da 100 grammi di burro di arachidi, così sono tollerati 11 peli di roditore in un contenitore da 25 grammi di paprika o 3 milligrammi di escrementi di mammiferi (tipicamente escrementi di topi o di topo) per ogni chilo di zenzero. Nella UE invece non ci sono limiti ammissibili per i corpi estranei nei prodotti alimentari.

I parlamentari interpellati da Business Insider hanno espresso timori che un accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti progettato dai Brexiteers possa aprire le porte al cibo contaminato. Il segretario al commercio del Regno Unito, Liam Fox, ha negato che il Regno Unito abbasserà i suoi standard alimentari dopo la Brexit, ma non ha escluso il cambiamento degli stessi standard al fine di raggiungere nuovi accordi commerciali con i paesi di tutto il mondo.

Caroline Lucas, ex leader del partito dei Verdi e sostenitrice della campagna People’s Vote, ha aggiunto:

“Questa è la macabra realtà dell’affare commerciale statunitense che viene propagandato da Liam Fox come uno dei grandi benefici dell’uscita dall’UE.  Sotto la disastrosa Brexit voluta dal governo, saremo finalmente liberi di mangiare tutto il cibo pieno di larve che ci piace. Nessuno ha votato per una Brexit che rispetta la sicurezza e l’igiene del nostro cibo – ma questo è ciò che il governo sta perseguendo”.