(Teleborsa) – Se si toglierà l’Irap alle micro aziende, il risparmio medio annuo di imposta per ciascun imprenditore sarà di 416 euro. Complessivamente le imprese e i lavoratori autonomi interessati da questo provvedimento potrebbero essere quasi 800.000 (precisamente 796.861): l’esenzione dell’Irap a questi soggetti, farebbe mancare un gettito alle casse dell’Erario di 332 milioni di euro circa. Sono queste le prime riflessioni che emergono da un’analisi condotta dalla CGIA in virtù delle ultime 3 sentenze della Corte di Cassazione che hanno stabilito che i piccoli imprenditori non dotati di una organizzazione autonoma (tassisti, coltivatori diretti e piccoli artigiani) sono esentati dal pagamento dell’Irap. Alla luce di ciò, quanto può costare alle casse dello stato l’introduzione di una norma che stabilisca che i lavoratori autonomi e le piccole imprese senza collaboratori siano esonerate dall’IRAP? La CGIA ha provato a fare un po’ di conti, stabilendo di non assoggettare al pagamento del tributo le ditte individuali e i professionisti senza dipendenti con una dotazione di beni strumentali al di sotto di una determinata soglia. Individuare la soglia, chiaramente, non è facile, in quanto non ci sono informazioni statistiche esaustive che illustrino la distribuzione dei lavoratori autonomi sia per la dimensione della struttura produttiva sia per il numero dei dipendenti. Tuttavia, segnalano dalla CGIA, se si ipotizza che i lavoratori autonomi (ditte individuali e professionisti) potenzialmente interessati sono da ricercare tra coloro i quali dichiarano un valore della produzione al di sotto dei 25.000 euro, allora è possibile ipotizzare un costo e quantificare i soggetti interessati. “A nostro avviso – sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – circa 797.000 ditte individuali e lavoratori autonomi dovrebbero essere esentati dal pagamento dell’imposta: il mancato gettito sarebbe attorno ai 332 milioni di euro, con un risparmio medio per contribuente, di 416 euro l’anno”. “A fronte di queste ultime 3 sentenze – fa notare il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – è indispensabile che l’Esecutivo approvi in tempi brevi un provvedimento legislativo, così come ha fatto per individuare i contribuenti minimi, che definisca in maniera precisa quali dovranno essere le microaziende, senza una autonoma organizzazione, esentate dal pagamento dell’Irap. Affermare, così come ha fatto la Cassazione, che dovrà essere il contribuente a dimostrare questa posizione, innesca dei percorsi giudiziari tortuosi ed estremamente costosi che potrebbero dissuadere molti contribuenti, pur in possesso dei requisiti, a ricorrere contro il fisco per dimostrare la non applicabilità dell’imposta.”
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