Cathie Wood (ARK Invest): “Trump inizi a negoziare. Da questa fase può nascere un rally più sano”

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“Speriamo di essere vicini a un punto critico in cui i negoziati possano finalmente prendere forza e diventare più produttivi di quanto abbiamo visto di recente”. Così Cathie Wood, CEO di ARK Invest, si è espressa in una nota, mentre sui mercati finanziari continua ad abbattersi la tempesta per la politica commerciale protezionistica.
L’affondo di Wood
Intanto, questa mattina, nel giorno dell’entrata in vigore dei dazi reciproci, sono tornate copiose le vendite sui listini azionari.
“I mercati stanno attraversando un periodo di forte turbolenza a causa della questione dei dazi, e nel complesso la situazione appare piuttosto caotica. Sappiamo che Trump vuole assicurarsi di essere ricordato come uno dei più grandi presidenti della storia americana: se questo è il suo obiettivo, è improbabile che lo raggiunga spingendo contemporaneamente l’economia in una recessione e il mercato azionario in una fase ribassista, cosa che sembra sempre più vicina ad avvenire” ha spiegato Wood, aggiungendo che “a volte generare caos può essere funzionale alla conclusione di accordi e al raggiungimento di esiti favorevoli, ma a nostro parere – e i mercati sembrano concordare – il Presidente americano sta giocando con il fuoco. Le ritorsioni della Cina confermano questa preoccupazione”.
Per la nota investitrice americana, Trump ha dichiarato che lui e la sua squadra sono già in trattativa con molti Paesi. A ogni annuncio di nuovi dazi, inoltre, seguono dichiarazioni ottimistiche sull’arrivo di un periodo di prosperità economica e di mercati dalle performance straordinarie.
Tuttavia – spiega – a meno che i negoziati non inizino a dare risultati e le tensioni sui dazi si allentino, queste parole potrebbero presto suonare vuote. Speriamo di essere vicini a un punto critico in cui i negoziati possano finalmente prendere forza e diventare più produttivi di quanto abbiamo visto di recente”.
Fine della recessione rolling
In questo contesto, Wood ritiene probabile una caduta in recessione per l’economia Usa.
Se dovessimo assistere a due trimestri consecutivi di crescita negativa, come sembra più probabile ora, molti investitori potrebbero temere che questo rappresenti l’inizio di una recessione – e le recessioni tendono a durare a lungo. A nostro avviso, questo segnerebbe in realtà la fine della recessione “a ondate” (rolling) avvenuta negli ultimi anni, in cui la crescita del PIL è stata sostenuta soprattutto dai consumatori più abbienti e dalla spesa pubblica, due forze che in questo momento stanno cambiando rotta.
…e del dominio dei big dell’hi-tech?
Secondo l’esperta, una ripartenza da zero potrebbe portare a una forte ripresa ed espansione trainata dalla produttività, con le tecnologie che stanno ora entrando in una fase decisiva.
“In tempi recenti, la concentrazione in grandi nomi della tecnologia come Apple e Alphabet ha toccato livelli estremi, ma non crediamo che saranno queste aziende a guidare la prossima fase del mercato. Un mercato rialzista caratterizzato da pochi titoli dominanti non è né ideale né sostenibile. Se dopo questa fase la leadership si allargherà e un maggior numero di titoli inizierà a partecipare in modo significativo, potremmo trovarci finalmente di fronte a un mercato rialzista davvero sano.”