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Cassazione: riflessione doverosa

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Cassazione: riflessione doverosa!

 

Quando la Guardia di finanza conclude una indagine approssimativa e lacunosa, con un modus operandi del Ministero dell’Economia e delle Finanze da aborrire, una difesa legale assolutamente inadeguata, ecco che si giunge ad una sentenza da “mostro giuridico”.

Per quanto si tratta di una vicenda datata, inerente una contestata violazione commessa da un Direttore di una filiale del Banco di Sicilia, per una operatività registrata su un rapporto di conto nel periodo 1995/1998, il tema delle sanzioni amministrative rimane di estrema attualità –  sentenza n.25735 del 30 ottobre 2017 della Suprema Corte di cassazione. 

Come si vede, la Sentenza di cui parlo è stata depositata il 30 ottobre u.s., recentissima!

Torno sull’argomento per sottolineare l’importanza del tema delle “sanzioni amministrative” nella lotta al riciclaggio di denaro sporco che oggi più che mai, soprattutto alla luce dei recenti aggravi e inasprimenti introdotti con il Decreto legislativo n.90/17, che ha ratificato nel nostro Paese la IV Direttiva Europea nella lotta al riciclaggio ed in vigore dal 4 luglio u.s..

Non si può giungere, dopo quattro gradi di giudizio ad una condanna di questo tipo, corrispondente a circa 500 mila euro di sanzione amministrativa.

Non è possibile, c’è qualcosa che non ha funzionato e ahimè, ho l’impressione che non funziona neanche adesso! (1)

Aborro!

 

(1) https://www.wallstreetitalia.com/la-giustizia-dellantiriciclaggio-cari-avvocati-vi-commento-la-cronaca-di-un-disastro/