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Carte di credito: nuove norme Ue un regalo ai negozianti

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ROMA (WSI) – Le nuove regole entrate in vigore il 9 dicembre finiranno per favorire i commercianti e non i consumatori, a spese delle banche. Il regolamento introdotto in sede Ue apporta dei cambiamenti a livello di commissioni interbancarie sia per le carte di credito sia per i bancomat.

Viene di fatto imposto un tetto ai valori delle singole transazioni ma solo per le operazioni effettuate dalla categorie individuabili nei cosiddetti sistemi a quattro soggetti – chi compra con la carta, la banca, chi ha stretto la convenzione con il commerciante e il venditore. Sono comprese in questo gruppo Visa, Mastercard, PagoBancomat.

Le nuove norme non interesseranno invece le transazioni in cui le parti coinvolte sono tre (come nel caso di American Express e Diners).

Finora i commercianti tendevano a scaricare sui clienti la commissione che dovevano pagare alle banche emittenti delle carte di credito. La percentuale massima per la ‘Interchange Fee‘ (letteralmente ‘commissione di intercambio’) è stata fissata allo 0,3% per le carte di credito e allo 0,2% per le carte di debito. Per i bancomat i singoli paesi membri del blocco a 29 possono stabilire un limite massimi anche più basso se lo vorranno.

Le percentuali sono nettamente più basse di quelle che si vedevano prima in Europa e che variavano in media dallo 0,5 al 2,5%. Al momento la commissione viene applicata quando si effettua il pagamento elettronico in  un negozio. l’ente che ha convenzionato il commerciate invia una percentuale alle banche (Interchange Fee) e poi l’ente a sua volta trattiene una somma che darà al commerciante, chiamata Merchant Service Charge (MSC). Spesso questa somma prelevata al commerciante finisce per riversarsi sul povero cliente, perché il prezzo di vendita viene alzato.

Con le nuove normative bisognerà separare MSC (la somma che spetta all’ente e che paga il rivenditore) da Interchange Fee (la somma che intasca la banca) allo scopo di rendere trasparenti le operazioni al cliente, specificando i costi sostenuti dalle altre parti. La Commissione Europea sostiene che il nuovo regolamento introdotto farà sì che le commissioni si riducano di 6 miliardi di euro.

C’è un però. Se i commercianti lo vorranno, la somma sarà tutta a loro vantaggio. Basterà infatti non abbassare il prezzo di vendita ora che scenderà la commissione. Banche e altri gestori di pagamenti elettronici hanno invece già protestato; per loro la perdita in termini di ricavi è assicurata.