Economia

Carburanti: MSE, protocollo ristrutturazione Rete di distribuzione (2)

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(Teleborsa) – Il Ministero dello Sviluppo Economico adotterà le iniziative opportune per l’attuazione delle seguenti misure: – incentivare la chiusura volontaria di impianti mediante il Fondo indennizzi esistente presso il MISE, anche attraverso modifiche regolamentari del Fondo che ne consentano una più ampia portata; – prevedere che gli operatori che forniscono carburanti per autotrazione ai punti vendita non adottino variazioni in aumento dei propri listini prezzi consigliati, di cui al DM 7 maggio 1994, prima di sette giorni dall’ultimo aumento; – prevedere che, il prezzo effettivamente praticato, esposto all’esterno di ogni distributore ai sensi del D.M. 30.9.1999, non sia variato in aumento per almeno sette giorni; – predisporre tutte le iniziative possibili, di natura normativa regolamentare e di politica concertativa con le Regioni e gli Enti locali al fine di arrivare alla rimozione dei vincoli per l’estensione delle attività non oil nei distributori e per l’estensione degli orari di apertura dei distributori, in armonia con quanto disposto dal decreto legge 112/2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133/2008; – permettere nei rapporti commerciali l’adozione di nuove forme contrattuali negoziate tra le Associazioni dei gestori ed i singoli operatori, valorizzando il ruolo delle singole componenti; – proseguire l’attività dei Tavoli di concertazione istituiti dal MISE al fine di: a) monitorare gli effetti delle misure adottate per ridurre il divario tra il mercato italiano e quello europeo; b) concertare con le Regioni e le compagnie petrolifere la promozione degli investimenti per la selfizzazione degli impianti, e per la diffusione di carburanti ecocompatibili; – al fine di accrescere la sicurezza dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti, prevedere misure per favorire l’installazione di sistemi di pagamento elettronico con carte precaricate a costo zero per i consumatori, anche mediante protocolli d’intesa tra ABI, rappresentanti delle industrie petrolifere, rappresentanti dei gestori e MISE; – prevedere, quanto alla logistica, che gli operatori comunichino al MISE, con cadenza periodica, le disponibilità di stoccaggio e transito sul territorio nazionale e le relative tariffe e che il MISE, anche tramite il costituendo Organismo Centrale di stoccaggio, organizzerà un’apposita piattaforma di informazione; – promuovere lo sviluppo di consorzi di acquisto tra gli operatori attivi nel mercato all’ingrosso dei prodotti petroliferi, privi di infrastrutture logistiche di transito e stoccaggio proprie, sia per facilitare la creazione di nuove infrastrutture, qualora necessarie, sia per favorire l’utilizzo delle capacità logistiche disponibili esistenti; – promuovere misure per ridurre i costi di allacciamento alla rete di trasporto e di distribuzione dei distributori di metano per autotrazione per nuovi impianti in aree ancora scarsamente dotate di tale tipo di carburante e per evitare penalizzazioni per tali tipi di impianti; – Il Ministero si impegna a curare una analisi istituzionale della velocità di trasferimento sul prezzo al consumo delle variazioni dei prezzi internazionali dei carburanti.