Economia

Canone Rai fuori dalla bolletta elettrica: cosa potrebbe cambiare

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il canone Rai potrebbe uscire dalla bolletta elettrica. Come riporta Il Messaggero, il governo di Mario Draghi avrebbe preso un impegno nel PNRR con Bruxelles per tagliare dai conti energetici oneri definiti impropri. Nel mirino finirebbe proprio il canone Rai, l’imposta sulla detenzione di un apparecchio televisivo che dal 2016 con l’ex governo guidato da Matteo Renzi è stato inserito direttamente nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica di casa onde evitare l’evasione della tassa.

Circa 90 euro spalmati nelle bollette di luce sulla base del principio “pagare tutti e pagare di meno” considerando che l’imposta sulla detenzione della  televisione che si paga a prescindere dai canali guardati, era una delle più frequenti in Italia. Ora potrebbe finire questo sistema targato Renzi, per mano del nuovo premier incaricato Draghi.

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, Draghi ha promesso all’Unione Europea la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”. Non è detto però che il provvedimento finisca per contenere la norma sul canone, che potrebbe seguire anche un iter parlamentare a sé stante. Il veicolo  potrebbe essere il disegno di legge sulla concorrenza, che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri giovedì.

Come si legge sul quotidiano infatti:

Nel contratto inviato a Bruxelles e che costituisce il pilastro su cui si reggono i 200 e passa miliardi di prestiti e sovvenzioni che l’Italia riceverà nei prossimi anni, è stato messo nero su bianco la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”. Il canone della Rai, che pesa 9 euro al mese per 10 mesi sui conti dell’elettricità, è forse l’esempio più calzante. La misura introdotta dal governo guidato da Matteo Renzi, ha permesso di sconfiggere l’evasione che storicamente ha afflitto il canone della televisione pubblica, eppure lo ha fatto al prezzo di far apparire più care le bollette dell’energia.