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Canada: Reuters dice sì a Thomson per 12,8 mld €

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Raggiunta l’intesa per l’acquisto del gruppo Reuters da parte della canadese Thomson. Il gruppo d’informazione finanziaria ha infatti siglato un accordo per l’acquisto della storica agenzia inglese, per circa 8,7 miliardi di sterline (circa 12,8 miliardi di euro).
Le nozze tra i due gruppi editoriali, si legge in una nota, prevede che gli azionisti di Reuters ricevano 352,5 pence in contanti e 0,16 azioni Thomson, per ogni azione Reuters posseduta. L’offerta è valutata a 691,5 pence per ogni azione Reuters, in base al prezzo di chiusura di Borsa fatto registrare due giorni fa da Thomson a Toronto.
I termini sono gli stessi di quelli circolati lo scorso 8 maggio, quando le due compagnie sono uscite per la prima volta allo scoperto, rivelando i propri piani. L’accordo è stato approvato dal consiglio indipendente della Reuters, incaricato di salvaguardare l’integrità editoriale dell’agenzia di stampa.
L’acquisizione dovrebbe fare di Thomson il primo fornitore di informazioni finanziarie al mondo, con una quota di mercato del 34 per cento, appena più alta del 33 di Bloomberg. L’operazione è comunque soggetta al via libera delle Autorità per la concorrenza.
L’operazione mira a creare un colosso mondiale dell’informazione finanziaria. Il nuovo gruppo Thomson-Reuters, quotato a Toronto e Londra, avrà un giro d’affari di circa 12 miliardi di sterline e quasi 49 mila dipendenti. La famiglia Thomson, che controlla al 70 per cento Thomson Corp attraverso la holding Woodbridge, sostiene l’operazione. Dall’operazione le due società si aspettano sinergie per oltre 500 milioni di dollari in tre anni dalla chiusura dell’accordo, che dovrebbe avvenire l’anno prossimo. “Non mi aspetto che dovremo fare alcun disinvestimento – ha detto il numero uno di Reuters, Tom Glocer, in una conferenza stampa – e stiamo creando una nuova forza in un mondo di molteplici fonti di informazione. La combinazione di queste due società creerà un’eccezionale compagnia dell’informazione globale guidata dai principi Reuters (che ne assicurano l’indipendenza editoriale)”.
Il presidente e amministratore delegato di Thomson, Richard J. Harrington, ha definito l’aggregazione “una strategica pietra miliare per entrambe le società”. La famiglia Thomson controllerà il 52 per cento del capitale del nuovo gruppo, ad altri azionisti del colosso canadese andrà il 23 per cento e a Reuters resterà il 24 per cento.