(Teleborsa) – Questa mattina l’euro mostra un modestissimo recupero dai minimi toccati ieri in chiusura dei mercati statunitensi. La moneta unica, infatti, scambia a 1,255 USD (+0,2%), dopo aver concluso la vigilia a 1,253 dollari, livello più basso di questa settimana e molto prossimo agli 1,251 USD che rappresentavano il minimo della scorsa ottava. La divisa della Zona Euro cancella così tutto il vantaggio segnato ad inizio settimana, quando era fulmineamente balzata sugli 1,31 dollari, grazie ad una reazione psicologica quanto mai temporanea stimolata dal maxi-Piano messo a punto dalla Zona Euro. Poi, la valuta del Vecchio Continente ha iniziato un lungo movimento verso il basso, riportandosi sui livelli peggiori proprio in chiusura di settimana. La giornata macroeconomica è ricca di spunti per l’America, dalla quale arriveranno i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale, oltre all’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan ed alle scorte all’industria. Nessun dato rilevante arriverà dall’Europa. Il clima negativo che si respira sulle piazze finanziarie europee potrebbe mantenere sotto pressione la valuta, stimolando acquisti sul dollaro grazie alla sua natura di “investimento alternativo”.
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