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Cacciati dal Denver Post creano progetto editoriale rivoluzionario su blockchain

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Esiliati dal Denver Post e dal mondo dei media tradizionali dopo una serie di tagli al personale, un gruppo di giornalisti ha deciso di creare il proprio progetto editoriale, che avrà una peculiarità: sarà basato sulla tecnologia blockchain.

Il responsabile editoriale del nuovo giornale, che si chiamerà The Colorado Sun, sarà Larry Ryckman, il quale sarà affiancato nel lavoro giornalistico da Kevin Simpson, John Ingold, Tamara Chuang, Jennifer Brown e Jaso Blevin. Grazie al protocollo decentralizzato alla base delle crypto garantisce assoluta indipendenza editoriale.

Il ruolo di Civil Media Compay e di uno dei “padri” di Ethereum

Fondamentale risulterà l’alleanza stretta con la Civil Media Company, una startup newyorchese che ha come obiettivo quello di usare la tecnologia blockchain e le criptovalute per mille progetti e testate media varie entro fine anno, i giornalisti.

“È un momento decisamente entusiasmante”, ha raccontato al New York Times Ryckman, ex senior editor del Denver Post che ha dato le dimissioni a maggio, aggiungendo che “non vedevamo l’ora di voltare pagina”.

Esistono già progetti editoriali che sfruttando l’immutabilità e trasparenza della blockchain sperano di combattere il fenomeno delle fake news, ma quello della startup americana, il cui solo investitore è ConsenSys, società blockchain nata a Brooklyn dalla mente dell’imprenditore canadese Joseph Lubin, il co-fondatore di Ethereum, è un progetto ancora più in grande e ambizioso: sostituire i media tradizionali.

Un milione di dollari di finanziamenti e una token sale

Per farlo si è assicurato un milione di dollari di finanziamenti. Una volta finite le risorse iniziali, le testate come il Colorado Sun, che avrà un suo sito Internet, dovranno mantenersi da soli.

Civil Media Company ha in programma l’introduzione di un token per quest’estate: si chiamerà CVL e contribuirà a finanziare i progetti nascenti. È prestabilito che chi comprerà il gettone digitale avrà diritto di voto per giudicare se i siti di informazione rispettano la deontologia e gli standard di un giornalismo di qualità.

L’amministratore delegato della startup Matthew Iles spiega che offrendo a chiunque creda nel progetto e abbia voglia di investirci dei soldi di tasca propria la possibilità di diventare proprietario di una quota di una testata, la società evita che un gruppo ristretto di azionisti eserciti un’influenza maggiore sulle scelte editoriali, proprio come successo invece nel caso del Denver Post.

Giornalismo indipendente di dominio pubblico

Iles spera che Civil Media Company diventi un’entità di cui facciano parte tutte quelle persone di questo mondo interessate a un giornalismo indipendente e di qualità. L’obiettivo del gruppo è quello di avere 13 redazioni entro fine giugno negli Stati Uniti.

Tutte le notizie e i dati inseriti nel sito di informazione saranno salvati e “sigillati” in maniera irreversibile nella rete distribuita. Le spese per la blockchain e tutti gli altri costi legati ai contenuti, alla grafica e agli aspetti tecnici saranno coperti dai fondi forniti da Civil Media Company.

“Il mio desiderio – ha spiegato Iles al New York Times – è che la gente veda il Colorado Sun come la punta dell’iceberg” di un movimento più grande.

“Mi piace pensare che, coloro i quali si rendono conto che i media locali fanno fatica a tirare avanti e che sono convinti che il giornalismo indipendente sia importante, ma non sanno bene cosa fare, ecco, vorrei che si accorgessero di come Civil è in grado di essere una fucina di idee”.

“Vorrei che nascessero redazioni in tutto il mondo, vorrei che il Colorado Sun facesse da apripista in questo senso e diventasse leader” del movimento.