Economia

Buona l’asta Spagna, ma sofferenza banche a un nuovo record

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New York – Non si arresta l’aumento del prestiti bancari in sofferenza in Spagna, ad agosto questa voce ha segnato un nuovo massimo storico: 178,579 miliardi di euro, pari al 10,51% dei crediti totali vantati dalle banche.

Ma intanto il paese è riuscito ad effettuare una nuova asta di titoli di Stato con risultati abbastanza convincenti, a riflesso di un clima generale che ha visto la tensione attenuarsi decisamente nelle ultime settimane.

Su varie scadenze Madrid ha complessivamente piazzato bond per 4,614 miliardi di euro, a fronte di previsioni tra 3,5 e 4,5 miliardi, e registrano nuovi cali dei rendimenti in due occasioni su tre.

Il Tesoro spagnolo ha collocato titoli a dieci, quattro e tre anni per un ammontare superiore a quello desiderato alla vigilia di 4,5 miliardi (target massimo). I tassi del Bonos decennale sono inoltre scesi al 5,47%, ai minimi da aprile.

L’esito dell’emissione va considerato non del tutto soddisfacente nel complesso, dal momento che la domanda e’ calata nel caso delle aste di debito a media scadenza: il bid-to-cover, ovvero il rapporto tra domanda e offerta e’ sceso a 1,88 da 2,85 per i titoli decennali 2022.

Quanto ai bonos 2016 e 2015 il bid-to-cover ha invece registrato un miglioramento a 2,55 da 1,86 e a 2,61 da 1,76, nell’ordine, rispetto alle aste dello scorso mese.

I tassi, invece, sono scesi invece in tutti i casi: i titoli 2020 si sono attestati al 5,458% dal 5,666% mentre quelli 2016 al 3,977% dal 4,603% e quelli 2015 al 3,227% dal 3,676%.

Dopo l’emissione spagnola, i bund hanno esteso le perdite, e al momento accusano un calo di 19 punti base a quota 139,56.

La Francia, intanto, ha piazzato titoli con consegna luglio 2017 per 4,27 miliardi di euro, con rendimenti in calo allo 0,92% dallo 0,98% dell’ultima emissione del 20 settembre.