Economia

Bundesbank: “politica espansiva come la caffeina, crea dipendenza”

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La politica monetaria espansiva deve avere una scadenza. In caso contrario, si rischia di creare danni al sistema economico. È questo in estrema sintesi il messaggio di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, che in un discorso a Berlino ha detto:

“Solo per pochi la Coca Cola può fare parte di un regime alimentare sano e la coffeina, al posto di uno stile di vita salutare, alla fine non fa che aumentare i rischi. Per lo stimolo monetario vale lo stesso: può essere usato, come la coffeina, per ‘risvegliare’ l’economia ma un consumo eccessivo porta a rischi e a effetti collaterali nel tempo” ha detto Weidmann.

Per il numero uno della Banca centrale tedesca:

“la Coca-Cola, come le politiche di sostegno monetario, vengono usate come “rimedi per tutti i mali: oltre al suo vero compito, che e’ quello di mantenere stabili i prezzi, la politica monetaria dovrebbe rafforzare la crescita, abbassare il tasso di disoccupazione, garantire la stabilita’ del sistema finanziario e, assieme, anche rendimenti adeguati ai cittadini”.

Le dichiarazioni di Jens Weidmann, tra i candidati papabili per la successione  alla presidenza della Bce, arrivano in contemporanea a quelle di Mario Draghi, secondo il quale la Bce continuerà a sostenere l’economia dell’Eurozona. Nonostante le cosa vadano meglio, “è molto presto  – ha detto ieri in Parlamento europeo – per farci dire che cambieremo la linea di politica accomodante” tenuta finora.

Per il numero uno della Bce, le prospettive economiche dell’area dell’euro stanno migliorando e i rischi di crescita al ribasso stanno diminuendo, ma dall’altra parte mancano le riforme strutturali, che Draghi torna a chiedere, e il livello d’inflazione rimane volatile. C’è dunque “ancora bisogno” delle azioni di Francoforte, e così sarà finché almeno finché il livello del costo della vita non sarà ritenuto sostenibile.