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Buffett: nuova donazione da 4,1 miliardi. Ma non sarà più fiduciario della fondazione Gates

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A quasi 91 anni Warren Buffett ha fatto un nuovo passo in quello che potrebbe essere definito come il target conclusivo della sua esistenza: la pressoché completa donazione a scopi benefici del patrimonio accumulato.

L’Oracolo di Omaha ha annunciato infatti la donazione di un quantitativo di azioni Berkshire, il cui controvalore è pari a 4,1 miliardi di dollari, a cinque fondazioni. Fra queste c’è la Bill & Melinda Gates Foundation, dalla quale però Buffett ha deciso di dimettersi dall’incarico di fiduciario.

Le altre destinazioni dell’ingente donazione di Buffett sono le seguenti: Susan Thompson Buffett Foundation, Sherwood Foundation, Howard G. Buffett Foundation e NoVo Foundation. Dal 2006 Buffett compie annualmente una donazione a scopo di filantropia.

“Oggi è una pietra miliare per me. Nel 2006, mi sono impegnato a distribuire tutte le mie azioni Berkshire Hathaway – che costituiscono oltre il 99% del mio patrimonio netto – alla filantropia”, ha dichiarato Buffett in una nota, “Con la distribuzione di 4,1 miliardi di dollari di oggi, mi porto a metà strada”.

“Nel giugno del 2006 possedevo 474.998 azioni A”, ha precisato Buffett, “Ora possiedo 238.624 azioni, per un valore di circa 100 miliardi”. Mantendo questo ritmo, il celebre investitore arriverebbe a donare tutte le sue azioni Berkshire nel 2036 (quando, ammesso che riesca a raggiungerli, Buffett compirebbe 106 anni). Dal 2006 a oggi le donazioni effettuate da Buffet hanno totalizzato un controvalore di 41 miliardi di dollari.

Warren Buffett: le dimissioni dalla Gates Foundation

“Per anni sono stato un fiduciario, un fiduciario inattivo, di un solo destinatario dei miei fondi, la Bill and Melinda Gates Foundation (BMG). Ora mi dimetto da quel incarico, proprio come ho fatto in tutti i consigli di amministrazione diversi da quello del Berkshire”, ha detto Buffett nella sua nota. “Il ceo di BMG è Mark Suzman, un’eccezionale scelta recente che ha il mio pieno sostegno”, ha proseguito l’investitore, per poi chiarire che alla base delle sue dimissioni non ci sarebbe stata alcuna divergenza con i target della fondazione Gates: “i miei obiettivi sono sincronizzati al 100% con quelli della fondazione e la mia partecipazione fisica non è in alcun modo necessaria per raggiungere questi obiettivi”.

Nel frattempo, i coniugi Gates stanno attraversando la procedura del divorzio – anche se l’impegno congiunto nei riguardi della fondazione che porta il loro nome non sarà intaccata, avevano affermato. E’ stato “ovviamente un momento difficile di cambiamento personale” per la coppia Gates, aveva dichiarato lo scorso maggio al New York Times il ceo della fondazione, Mark Suzman, precisando però che la Fondazione rimarrà operativa per i suoi obiettivi.

La speranza sul futuro degli Usa

In merito al futuro della sua società e dell’economia americana, Buffett si è detto “ottimista”.
“Anche se i pessimisti abbondano – come hanno fatto per tutta la mia vita – i giorni migliori dell’America sono sicuramente davanti a noi”, ha detto Buffett. “La filantropia continuerà ad associare il talento umano alle risorse finanziarie.
Così faranno anche le imprese e il governo. Ognuno di questi elementi ha i suoi particolari punti di forza e di debolezza. Insieme, renderanno il mondo un posto migliore, un posto molto migliore, per le generazioni future”.