Tiscali è stata riammessa agli scambi di Piazza Affari e cede il 9,28% a 2,44 euro. Per il titolo della società fondata da Renato Soru, quella appena conclusa è la seconda sospensione per eccesso ribasso tra un contratto e l’altro della mattinata.
Il consiglio di amministrazione di Tiscali sta valutando intanto diverse alternative di finanziamento. Lo riferisce una nota della società dove si ribadisce che “la delibera assembleare dello scorso giugno (in cui si ipotizzava il possibile ricorso ad un aumento di capitale ndr) è uno strumento di cui la società potrebbe avvalersi qualora ricorrano opportune condizioni di mercato”.
La nota è stata diramata “a fronte dell’anomalo andamento di mercato del titolo” che ora sta perdendo circa il 10% in Borsa e delle voci riportate dalla stampa. La società conferma che il cda si svolgerà oggi, come da calendario, e che sarà chiamato ad approvare i dati al 30 giugno.
TISCALI: NUOVA SOSPESIONE IN BORSA, SCAMBIATO 8% CAPITALE
17:26 MILANO (ANSA) – Ondata di vendite per i titoli Tiscali, nel giorno del cda che esamina i dati semestrali, e sulla scia di ipotesi di un aumento di capitale. A mezz’ora dal termine delle contrattazioni, le azioni della società cagliaritana stanno lasciando sul terreno quasi il 9% a 2,445 euro, fra scambi molto intensi: sono passati di mano oltre 30 milioni di pezzi, pari all’8% del capitale.
TISCALI: CDA; CESSIONI A COPERTURA BOND, TAGLIO COSTI 15%
DISMISSIONI GARANTIRANNO BOND 250 MLN, IV TRIMESTRE POSITIVO
19:37 MILANO (ANSA) – Il cda di Tiscali ha stabilito oggi l’ ampliamento del piano di dismissioni già deciso, fino al completo rimborso e copertura totale del bond da 250 milioni di euro che scade nel 2005. Inoltre, il consiglio ha deciso un piano di efficienze aggiuntive che dovrebbe consentire di ridurre i costi del 15% nei prossimi 12 mesi, mentre sul piano dei conti i dati sono valutati secondo le attese e consentiranno un quarto trimestre positivo.
Sul piano dei conti preliminari, i ricavi nel primo semestre 2004 sono ammontati a 539,7 milioni, con una crescita del 26% rispetto allo stesso periodo del 2003, mentre l’ Ebitda si attesta a 48,2 milioni, in progresso del 47%. Nel solo secondo trimestre 2004, i ricavi sono ammontati a 272,6 milioni (+26%) e l’Ebitda in crescita del 9% sullo stesso trimestre 2003 a 24,3 milioni. Sul piano dei costi operativi, nel trimestre sono ammontati a 96,5 milioni e presentano un’ incidenza sui ricavi in diminuzione dal 43% al 35% rispetto al secondo trimestre 2003.
La perdita a livello operativo (Ebit) è pari a 39,7 milioni di euro contro i 32,6 milioni del secondo trimestre 2003, mentre gli investimenti sono stati pari a 19 milioni. Il consumo di cassa nel periodo è ammontato a 28,8 milioni, praticamente dimezzato rispetto al primo trimestre 2003. Quindi, al 30 giugno 2004 Tiscali può disporre – afferma la società – su disponibilità finanziarie pari a 223,6 milioni, mentre la posizione finanziaria nettà è negativa per 370 milioni. Sul piano industriale, la società evidenzia come a fine giugno gli utenti Adsl siano 1,44 milioni, e afferma che questi raggiungeranno 1,7 milioni di unità nel corso dell’ esercizio in corso.
Per quanto riguarda gli investimenti, la società sottolinea come il trimestre appena concluso sia stato caratterizzato da investimenti per lo sviluppo della rete unbundling in Italia e Francia, per cui viene confermato il lancio della rete nel 2004, mentre continua “con successo – si legge nella nota – l’ offerta unbundling in Olanda e Danimarca”.
Per il 2004 Tiscali stima un fatturato superiore a 1,2 miliardi di euro, in crescita di oltre il 30% sul 2003, un mol del 10%, 1,7 milioni di utenti Adsl, e investimenti pari al 10% del fatturato. Lo si legge in una nota della società al termine del cda, nella quale si sottolinea che nell’anno in corso è prevista la generazione di cassa a partire dall’ultimo trimestre e un risultato netto positivo, senza le componenti straordinarie, nel 2005. Entro il 2004, infine, saranno completate le dismissioni già annunciate nei Paesi considerati non strategici.
TISCALI: BORSA TEME AUMENTO (-9%) MA CDA SPINGE CESSIONI
DISMISSIONI PER RIMBORSO BOND, VISTO UTILE PER 2005
20:49 MILANO (ANSA) – Il possibile aumento di capitale di Tiscali che il cda avrebbe potuto deliberare oggi, scegliendo invece di incrementare le dismissioni a copertura del bond da 250 milioni in scadenza il prossimo anno, ha influenzato il titolo in Borsa, dove ha chiuso in calo del 9,09% a 2,45 euro, tra scambi forti che hanno riguardato oltre 30,8 milioni di pezzi, pari all’ 8,25% del capitale. Eppure la società di Renato Soru aveva cominciato bene la giornata in Piazza Affari. Con un avvio in rialzo, che ha visto il titolo arrivare a guadagnare anche l’1,11% a 2,725 euro in avvio di contrattazioni.
Poi, però, sul mercato si è scatenato un vero terremoto: a quanto si apprende, l’ ordine di vendere sarebbe arrivato nelle sale operative da diverso fondi internazionali. Un’ondata che ha investito il titolo provocando una prima sospensione al ribasso. Alla seconda interruzione dalle negoziazioni la società ha quindi cercato di placare le preoccupazioni degli investitori sottolineando in una nota che, “per quanto riguarda le speculazioni circa un possibile aumento di capitale”, il consiglio di amministrazione “sta valutando diverse alternative di finanziamento”, e che la delibera assembleare dello scorso giugno “é uno strumento di cui la società potrebbe avvalersi qualora ricorrano opportune condizioni di mercato”.
Una precisazione che non è servita molto, dal momento che le vendite e le speculazioni sul titolo sono durate fino a mezz’ora prima della chiusura del mercato, quando le quotazioni di Tiscali sono state sospese fino all’asta di chiusura, mentre Piazza Affari soffriva anche con Enel, un titolo trainante per il listino, che ha chiuso in calo del 3,11% sull’ onda dell’ annunciata cessione di una terza tranche, attestandosi a 6,269 euro fra scambi che hanno visto passare l’ 1,37% del capitale del colosso energetico. Solo a fine seduta, quindi, i timori del mercato si sono rivelati eccessivi, pur con le importanti scadenza cui deve far fronte Tiscali.
Il consiglio di amministrazioni ha infatti frenato sull’aumento di capitale e ha stabilito la cessione di asset per un ammontare complessivo di circa 250 milioni, ampliando il piano già precedentemente approvato e garantendo in questo modo “il puntuale ripagamento dell’emissione obbligazionaria di 250 milioni in scadenza nel luglio 2005”. A questo intervento si affiancherà anche una riduzione dei costi gestionali del 15% nei prossimi 12 mesi. Dal punto di vista finanziario, invece, la società ha archiviato il primo semestre 2004 con ricavi pari a 539,7 milioni, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo del 2003, mentre l’ Ebitda si è attestato a 48,2 milioni, in progresso del 47%.
Per quanto riguarda, invece, le prospettive per il 2004, la società stima un fatturato superiore a 1,2 miliardi di euro, in crescita di oltre il 30% sul 2003, un mol del 10%, 1,7 milioni di utenti Adsl, e investimenti pari al 10% del fatturato. Ma Tiscali stima anche di generare cassa a partire dall’ ultimo trimestre 2004 e prevede un risultato netto positivo, senza le componenti straordinarie, nel 2005. Entro il 2004 saranno inoltre completate le dismissioni già annunciate nei Paesi considerati non strategici.