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Broker assicurativi: Asfalia riparte da Grifo Holding

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Novità nel mondo dei broker assicurativi. Da pochi giorni è stata annunciata la nascita di Grifo Holding che raggruppa quattro società storiche del settore: Asfalia, Asfalia Prime Broker, Argenta e Quadratum.

Nata nel 2003, Asfalia nel corso degli anni si è rivelata la base solida per le successive attività di diversificazione del business, in risposta alle richieste del mercato, e oggi il Gruppo rappresenta uno dei primi player italiani nel settore, un polo di riferimento per il settore assicurativo e finanziario. Dal nucleo originale, dedicato alla tutela e alla gestione assicurativa del patrimonio, si sono sviluppate successivamente le attività nel settore del brokeraggio assicurativo indipendente, rappresentate oggi da Asfalia Prime Broker, quelle specializzate nel ramo danni e nelle soluzioni assicurative per il ramo vita, rappresentate da Argenta, e la sofisticata expertise nell’ideazione e creazione di soluzioni innovative, rappresentato dalla società di servizi e di formazione Quadratum.

Il nuovo gruppo riunirà sotto una unica insegna le quattro società. Grazie a un nuovo modello organizzativo le attività sono state raggruppate in due macroaree di business, una dedicata al canale diretto e una al canale istituzionale (banche, compagnie, intermediari). Le quattro società della holding saranno trasversalmente al servizio e supporto delle due business unit e saranno strutturate per servire e gestire nel migliore dei modi i servizi e le attività del gruppo.

Ne abbiamo parlato con il presidente Bernardo Franchi.

Dott, Franchi, a cosa è dovuta questa vostra riorganizzazione?

“Abbiamo deciso questa riorganizzazione societaria per favorire la crescita futura. La Grifo Holding nasce con l’ambizione di diventare il primo hub di servizi del settore assicurativo e finanziario italiano. L’operazione prevede il raggruppamento delle nostre attività in due macro aree di business: la prima comprende la clientela diretta mentre la seconda raggruppa la clientela istituzionale rappresentata da banche, enti, gruppi finanziari e società che richiedono la creazione di prodotti e servizi molto personalizzati.
Le società operative lavorano trasversalmente sulle due aree di business e questo consente di favorire delle sinergie finalizzate al contenimento dei costi e all’aumento dell’efficienza operativa. Attualmente le due aree contribuiscono in eguale maniera ai ricavi ma prevediamo che in futuro la divisione istituzionale avrà tassi di crescita maggiori. Basti pensare che solo due anni fa rappresentava solo il 15% del nostro giro d’affari”.

 

Come sarà il futuro per i broker assicurativi?

“Anche per il nostro settore il futuro è legato alla digitalizzazione. Per questo noi abbiamo sviluppato una nuova piattaforma multiprodotto, multiramo e multicompagnia estremamente personalizzabile, che forniamo chiavi in mano ai clienti istituzionali e ai nostri partners. La sua versatilità permette di integrarla all’interno dei sistemi informatici. Su questa piattaforma possono essere caricati i prodotti selezionati facilitando tutto il processo gestionale, dal rapporto con il cliente fino alle fasi di controllo post vendita.
Ritengo poi che il settore assicurativo dovrà fare i conti con una fase di aggregazione delle agenzie come è successo per le filiali bancarie. I margini sono sempre più bassi e le incombenze trasferite in capo agli agenti dalle compagnie sono sempre maggiori. In questo senso noi rappresentiamo un polo aggregante per tutti coloro che sono interessati a rendere sensibilmente più produttivo il proprio businnes”.

 

Quali gli obiettivi di crescita per il gruppo grifo?

“Grazie alla riorganizzazione prevediamo di incrementare il nostro giro d’affari del 50% nei prossimi tre anni. Si tratta di numeri importanti ma siamo fiduciosi che possano essere raggiunti partendo da una base di 5 milioni di euro conseguiti alla fine del 2018, con 24 mesi di anticipo rispetto al business plan. La crescità è nel segno della continuità e dell’innovazione, ovvero investendo sui due pilastri fondamentali: il fattore umano e la tecnologia.
Siamo focalizzati soprattutto sul segmento della clientela istituzionale intercettando i bisogni e le esigenze del mondo bancario, assistendoli nell’evoluzione dell’offerta dei prodotti e servizi.

Sul fronte della clientela diretta siamo impegnati nella ricerca di nuovi consulenti. Ci rivolgiamo in particolare ai consulenti finanziari che da noi possono trovare un ambiente che esula dalle logiche di prodotto tradizionali.

Stiamo anche lavorando per sviluppare nuove aree di business, che potremo annunciare entro la fine dell’anno”.