Economia

Brexit: per Tusk ipotesi “no deal” più possibile che mai

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Meglio non farsi nessuna illusione. Il tanto atteso accordo sulla Brexit tra Regno Unito e Unione europea potrebbe non essere raggiunto. Questo il messaggio tutt’altro che rassicurante che arriva dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk alla vigilia del vertice di Bruxelles, che si terrà il 17 e 18 ottobre, durante il quale si discuterà della questione.

Sulla Brexit, scrive Tusk nella sua lettera di invito ai leader per il vertice di mercoledì e giovedì:

“dobbiamo restare fiduciosi e determinati, poiché c’è volontà di continuare questi negoziati da entrambe le parti. Ma al tempo stesso, responsabili come siamo, dobbiamo preparare l’Ue per uno scenario di non accordo, che è più possibile come mai prima d’ora”.

Ostacolo principale per accordo di divorzio sulla Brexit fra il Regno Unito e l’Ue è il dossier dell’Irlanda del Nord. Londra continua a dire no a un ipotetico ‘backstop’, il meccanismo di salvaguardia che dovrebbe assicurare lo status quo in Irlanda almeno fino a una successiva intesa definitiva sulle relazioni future.

In pratica, la soluzione europea manterrebbe in particolare l’Irlanda del Nord nell’unione doganale in attesa di un ulteriore soluzione, per evitare il ritorno di una frontiera fisica con la vicina Repubblica d’Irlanda, e la provincia britannica continuerebbe ad essere allineata alle regole del mercato unico europeo .

Dal canto suo, la premier britannica Theresa May assicura che “progressi” importanti sono stati fatti sulla strada di un accordo con l’Ue sulla Brexit, ma ribadisce che il Regno Unito non accetterà un accordo sull’Irlanda del Nord nell’ambito dei negoziati sulla Brexit che “minacci l’integrità” territoriale britannica e i legami fra Belfast e Londra.

Parlando alla Camera dei Comuni, May ha concluso  che il meccanismo di backstop preteso dall’Ue per mantenere il confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord può essere solo a termine e che “nessuno vuole un no deal”.