Economia

Brexit: Londra può lasciare Ue senza accordo commerciale

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Il primo ministro britannico Theresa May potrebbe decidere di procedere sulla strada della Brexit senza un accordo commerciale, qualora quest’ultimo non fosse favorevole alla Gran Bretagna o in caso dovesse causare uno shock all’economia britannica. E’ quanto riporta un documento del governo trapelato dall’Independent di ieri.

May aveva già dichiarato che “nessun accordo è meglio che un cattivo accordo”, ma il rapporto inedito del Tesoro fa riferimento al fatto ritornare alle tariffe dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sarebbe peggio di qualsiasi altra opzione, descrivendolo come “alternativa con l’ impatto più negativo a lungo termine sull’economia”.

Il rapporto di 36 pagine dice che ritornare alle tariffe del OMC farebbe aumentare i prezzi dei prodotti alimentari, causerebbe danni al mercato del lavoro e alle aziende. Si dice inoltre che l’adesione a queste norme significherebbe “nuove tasse sul commercio britannico” nei 53 paesi con i quali l’UE ha accordi di libero scambio, avvertendo che “ci vorrebbero anni” per rinegoziare le stesse condizioni.

Per oggi, la Camera dei Comuni ha in calendario la riapprovazione del testo di legge sulla Brexit che era stato emendato dalla Camera dei Lord: il provvedimento potrebbe essere firmato dalla regina domani sera o al massimo martedì mattina.

A quel punto Theresa May avrà l’autorità legale per invocare l’Articolo 50 dei Trattati comunitari, quello che regola il “divorzio”. Sarà un giorno storico: finora ci sono stati soltanto allargamenti successivi della Ue, ma mai una fuoriuscita di uno Stato membro. La procedura dovrà durare al massimo due anni, ma già da martedì l’Europa potrebbe navigare in acque inesplorate