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Brexit, “creatura disastrosa”. Italia: si può ancora tornare indietro

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Cresce il malcontento in seno all’Unione Europea per come è stata gestita la Brexit e per come la si sta negoziando. Secondo il premier di Malta Joseph Muscat la Brexit è una “creatura disastrosa” ma ciononostante l’Unione Europea non ha fatto nulla per fermarla. Per il capo della diplomazia italiana nel Regno Unito, Londra dovrebbe e potrebbe fare ancora in tempo a ripensarci e che tornare indietro sui suoi passi.

In un’intervista a Cnbc, l’ambasciatore italiano nel Regno Unito Pasquale Terracciano, ha detto di auspicare un cambiamento dell’opinione pubblica che spinga il governo a restare nell’Unione europea. D’altronde legalmente e politicamente questa strada sarebbe ancora percorribile.

I negoziati sulla Brexit in corso a Bruxelles, che vedono seduti alle due parti del tavolo Michel Barnier per l’Unione europea e il ministro David Davis per il Regno Unito, si avvicinano al secondo round. Proposte per i diritti dei cittadini europei nel Regno Unito sono già in discussione. Ieri Theresa May ha ottenuto la fiducia del Parlamento che le consentirà di continuare così a guidare il governo nel corso della trattativa. Ma secondo Terracciano tutti questi passi non sono irrevocabili.

“In caso contrario”, ha detto l’ambasciatore”sarebbe opportuno mantenere strette relazioni fra l’Ue e il Regno Unito, sul modello della Norvegia o della Svizzera. Bisognerebbe sviluppare il concetto di partnership associata”.  Il modello Norvegia prevede l’accesso al mercato unico ma anche un contributo al bilancio europeo. La Norvegia accetta inoltre la giurisdizione della Corte di giustizia europea. La Svizzera ha un accordo di libero scambio con l’Ue e l’accesso al mercato unico tranne che per i servizi bancari.

“Non possiamo fare molto per la situazione politica del Paese“, ha detto Terracciano riferendosi alle divisioni interne dopo le elezioni dello scorso 8 giugno, “l’obiettivo finale che il Regno Unito ha in mente non è chiaro in questo momento”.

L’ambasciatore ha infine sottolineato che è importante mantenere l’unità degli Stati europei nelle decisioni sulla Brexit, perché – non bisogna dimenticarlo – per approvare l’accordo finale è necessaria l’unanimità.