Economia

Brexit: accordo vicino, solo così si eviterà recessione

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L’accordo per la Brexit potrebbe diventare realtà a novembre come è emerso negli ultimi tempi, cosa sostenuta anche dall’agenzia Moody’s che in un report recente ha affermato che alla fine le parti raggiungeranno il deal. Per fortuna, perché se così non fosse per il Regno Unito la recessione sarebbe assicurata.

Tuttavia se l’accordo non dovesse esserci, scrive l’agenzia, ciò danneggerebbe l’economia inglese e  avrebbe un impatto negativo sul credito per diversi settori e per molti emittenti di debito nel Paese e in tutta Europa.

 “Riteniamo che Gran Bretagna ed Europa alla fine raggiungeranno un accordo per preservare molti – ma non tutti – gli attuali patti commerciali, in particolare quelli sulla circolazione di beni. Tuttavia riteniamo che l’ipotesi di un’uscita dall’Ue senza alcun accordo sia cresciuta in maniera sostanziale. L’impatto preciso di un ‘non accordo’ è impossibile da definire perchè sia la Gran Bretagna sia l’Europa probabilmente farebbero passi repentini per limitare le turbolenze a breve termine. Ma questo ovviamente porrebbe maggiori sfide da affrontare sul credito rispetto all’uscita con negoziato”.

Intanto nuovi documenti rilasciati per la prima volta in base al Freedom of Information Act e riportati dal sito BuzzFeed.com rivelano le preoccupazioni avvertite sulla Brexit dalle autorità locali di tutto il paese secondo cui l’uscita potrebbe portare a miliardi di sterline di deficit di finanziamento, progetti infrastrutturali impossibili da sottoscrivere, problemi ai servizi pubblici e aumenti previsti di senzatetto, povertà e disoccupazione.

A dare man forte però alla convinzione che l’accordo tra Londra e Bruxelles si farà alcuni diplomatici europei che, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, scommettono sul fatto che il primo ministro britannico Theresa May alla fine fornirà concessioni sulla controversa questione del confine irlandese. Questo accadrà però dopo la conferenza annuale del suo partito il prossimo mese che preparerà la strada a un accordo sulla Brexit a novembre.