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Brasile attacca gli Usa: con QE3 vogliono iniziare guerra nel valutario

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Londra – Il ministro delle Finanze del Brasile, Guido Mantega, accusa la Federal Reserve degli Stati Uniti di “protezionismo”, sostenendo come il nuovo programma Quantitative Easing rischi di scatenare una vera e propria guerra nel mercato valutario, con conseguenze destabilizzanti per l’intera economia globale.

“Si deve capire che ci saranno delle conseguenze”, ha detto Mantega al Financial Times. Il programma QE3 della Fed “avrà dei benefici minimi per gli Stati Uniti, visto che non si tratta di un problema di liquidità”.

Piuttosto, la nuova mossa monetaria accomodante sta portando a un deprezzamento del dollaro, ed è mirata a favorire le esportazioni. La decisione intrapresa in settimana dalla Banca centrale del Giappone, di incrementare il programma di acquisti di asset, sarebbe un chiaro segnale delle crescenti tensioni a livello globale, sostiene Mantega: “si tratta di una guerra nel valutario”.

“Se un dollaro debole dovesse portare a una crescente concorrenza nel commercio, allora anche il Brasile sarà obbligato ad adottare misure per frenare l’apprezzamento del real”. La divisa brasiliana scambiava a R$ 2,02 nella giornata di ieri, debole rispetto a R$ 1,52 del luglio 2011.