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BRACCIO DI FERRO TRA MICROSOFT E 9 STATI USA

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Il colosso del software Microsoft (MSFT – Nasdaq) martedi’ sera ha esortato il giudice federale Colleen Kollar-Kotelly a respingere la richiesta, presentata da nove stati americani, che prevede rimedi antitrust molto piu’ severi di quelli proposti lo scorso autunno dal dipartimento di Giustizia Usa e da altri nove stati.

Microsoft sostiene che tali stati non hanno il diritto o l’autorita’ di imporre rimedi federali e decidere la politica antitrust Usa.

Martedi’ sera, l’avvocato del gruppo ha presentato alcuni documenti al giudice federale Colleen Kollar-Kotelly sostenendo che questi stati – California, Connecticut, Iowa, Florida, Massachusetts, West Virginia, Kansas, Minnesota, Utah e il distretto di Columbia – in realta’ non hanno mai fornito le prove che Microsoft ha realmente agito a danno dei loro cittadini.

Il procuratore generale dell’Iowa Tom Miller ha detto che se la richiesta di Microsoft venisse accettata, andrebbe a compromettere i principi comunemente accettati di concorrenza legale negli Stati Uniti.

I nove stati presenteranno quindi molto presto una replica al giudice Kotelli per esortarlo a respingere la proposta di Microsoft.

Ricordiamo che lo scorso autunno, il Dipartimento della Giustizia Usa e nove altri stati americani hanno aderito a una risoluzione della causa auntitrust relatativa a Microsoft.

Il giudice Kollar-Kotelly deve ancora determinare se tale risoluzione e’ nell’interesse pubblico. Un’udienza sul caso e’ prevista per il mese prossimo.

Nel frattempo, i nove stati che non hanno aderito alla risoluzione della causa stanno cercando di ottenere l’approvazione di sanzioni piu’ severe in una causa separata e parallela.
Le udienze sono previste per il prossimo mese.