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Bourla (Pfizer): “Covid difficile da sradicare, ma presto riprenderemo vita normale”

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Il coronavirus sarà difficile da sradicare, ma “presto riprenderemo una vita normale”. Parola di Albert Bourla, direttore generale di Pfizer,  che, in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro, prova a fare il punto della pandemia, non nascondendo dubbi.

Coronavirus, cosa ne pensa il ceo di Pfzier

“Nessuno può sapere” se Omicron sarà l’ultima ondata del Covid-  dice Bourla- che si trova in Francia per il lancio a fine gennaio del farmaco anticovid Paxlovid, che arriverà a fine gennaio nelle farmacie francesi.

“Abbiamo avuto tante sorprese dall’inizio della pandemia non voglio essere pessimista, ma dovremo senza dubbio vivere anni con un virus difficilissimo da sradicare. Si è diffuso nel mondo intero, può contaminare a più riprese la stessa persona ed è mutato al punto da farci riscoprire l’alfabeto greco. La questione non è sapere se questo virus scomparirà o no, è se potremo riprendere una vita normale. E io credo di sì” ha spiegato Bourla, aggiungendo che un ritorno alla normalità potrebbe arrivare in primavera, “grazie a tutti gli strumenti a nostra disposizione: tamponi, vaccini molto efficaci e i primi trattamenti da prendere a casa”.

Parlando di Paxlovid, il manager del gruppo americano ha spiegato che il farmaco “sarà prescritto alle persone a rischio diagnosticate positive, cambierà la situazione per i nostri sistemi sanitari, svuotando gli ospedali”.

Quanto alle dosi di vaccino che bisognerà riproporre, la variante Omicron “ha rimesso tutto in discussione”, dice Bourla: “è troppo presto per sapere se ci sarà bisogno di richiami più frequenti o di un nuovo vaccino adattato ad Omicron. Noi sperimentiamo diversi scenari, compreso quello di un vaccino specifico per Omicron e altre varianti.
Prenderemo una decisione entro marzo, in funzione dei nostri studi. Saremo in grado di lanciare immediatamente la produzione. Non credo che le vaccinazioni multiple abbassino la nostra protezione immunitaria”.

Paxlovid sotto la lente dell’Ema

Dopo il disco verde in Usa e Canada, l’antivirale per via orale di Pzifer è ora al vaglio dell’Ema ha iniziato a valutare la domanda di autorizzazione presentata dal gruppo farmaceutico per l’immissione in commercio. Il responso dell’Agenzia Ue per i medicinali è atteso nelle prossime settimane.

Paxlovid è un medicinale antivirale orale che “riduce la capacità di SARS-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo”, si legge sul sito dell’ Ema. La domanda presentata da Pfizer per la sua pillola anti-Covid riguarda il trattamento della malattia da lieve a moderata in pazienti adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni con un peso di almeno 40 kg) ad alto rischio di progressione verso il Covid grave.
L’Ema, prosegue la nota, “valuterà i benefici e i rischi di Paxlovid in tempi ridotti e potrebbe emettere un parere entro poche settimane, a seconda se i dati presentati siano sufficientemente solidi o se siano necessarie ulteriori informazioni”.

In Italia dal 4 gennaio è già disponibile la pillola anti-Covid di Merck (molnupiravir), che però ha dimostrato un’efficacia ridotta rispetto ai primi dati.