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Bot e BTP: investitori esteri davvero interessati?

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Roma – Ma i titoli di stato italiani sono davvero apprezzati dagli investitori esteri? Stando agli ultimi dati forniti dal Bollettino statistico di Bankitalia, e relativi al mese di dicembre, non proprio.

Nel mese di dicembre, infatti, c’è stato un vero e proprio boom di vendite, con i non resistenti che hanno smobilizzato bond per un valore di 24 miliardi, determinati interamente da vendite nette di titoli di debito (23,5 miliardi). A dare il via agli smobilizzi, le tensioni sui debiti sovrani dell’Eurozona. Il valore dei bond italiani è stato “salvato” comunque dagli acquisti dei residenti.

Arriva nel frattempo la notizia secondo cui il fondo Armstrong Investment managers sta vendendo i titoli di stato italiani che ha acquistato lo scorso anno, beneficiando di un ritorno del 15%. “Non intravediamo un rally significativo ben oltre quello che ci ha portati fin qui – ha commentato in una intervista a Bloomberg Patrick Armstrong, managing partner della società – Non siamo preoccupati sulla solvibilità dell’Italia, ma riteniamo che ora i bond rappresentino un valore vicino al loro fair value”. Il fondo ha ridotto la propria esposizione verso i titoli italiani della metà e ha comunicato che la porterà a zero, nel caso in cui i bond dovessero crescere ancora”.

Ci sarò sempre un rischio con l’Italia – ha concluso Armstrong – Il paese dispone di un elevato rapporto debito/Pil e i problemi di competitività potranno essere risolti solo con un euro debole. Ma se qualcosa di negativo dovesse accadere e i rendimenti italiani schizzeranno di nuovo verso l’alto, allora potremmo tornare ad acquistare”.

Intanto sul mercato secondario i bond italiani continuano a registrare una performance tutto sommato positiva; ieri per esempio, i rendimenti decennali sono scesi al livello minimo dal settembre del 2011 dopo l’accordo raggiunto dai leader europei per salvare la Grecia, dunque dopo la notizia dell’intesa raggiunta sui 130 miliardi di euro che saranno erogati al paese. Il tasso è sceso fino al 5,32%.

Oggi giornata negativa per i titoli di stato italiani, che scendono insieme a quelli spagnoli, a fronte di un rialzo dei Bund tedeschi. “E’ una tipica reazione al risk off”, ha commentato a Bloomberg Achilleas Georgolopolous, strategist della divisione di reddito fisso presso Lloys Bank Corporate Markets, con sede a Londra.

Intanto, alle ore 14.35, lo spread Italia-Germania è in forte rialzo; +3,75% a 358 punti base (sono in calo -32,10 rispetto agli inizi dell’anno, ma in rally di ben il 115,23% su base annua), a fronte di rendimenti in aumento +1,71%, al 5,53%.