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Borse, oggi è il giorno delle quattro streghe: cosa significa

Si è aperta all’insegna della forte volatilità la seduta odierna per le Borse europee nel giorno delle cosiddette quattro streghe, ossia il giorno in cui ci sono ben quattro scadenze tecniche in contemporanea. Scadenze in simultanea che portano spesso a un forte aumento del volume di scambi.

Vediamo nel dettaglio cosa significa per le Borse il giorno delle quattro o tre streghe e quando si verifica.

Giorno delle quattro streghe: cosa significa

Il giorno delle quattro streghe o quadruple witching si  riferisce alla scadenza simultanea di alcuni popolari contratti di investimento il che crea spesso volatilità sui mercati. Sul calendario il giorno delle quattro streghe si verifica il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre.

I quattro contratti coinvolti sono le opzioni su azioni, i futures su indici azionari, le opzioni su indici e i futures su azioni, tutti derivati legati ad attività sottostanti. La scadenza di questi contratti avviene alla stessa ora del giorno, il pomeriggio. L’aumento del volume degli scambi nei giorni delle quattro streghe può determinare oscillazioni significative dei prezzi e influenzare le dinamiche di mercato, soprattutto tra gli operatori attivi.

L’attenzione che i singoli investitori prestano al giorno delle streghe può dipendere dalla loro filosofia di investimento e dal loro orizzonte temporale. Poiché si tratta di giornate che possono comportare una volatilità di breve periodo, molti investitori passivi possono ignorarle completamente.

Le prossime date da segnare sono per il 2025:

  • 20 giugno
  • 19 settembre
  • 19 dicembre.

Il giorno delle quattro streghe sui mercati nel 2026 cadono:

  • 20 marzo
  • 19 giugno
  • 18 settembre
  • 18 dicembre.

Cosa succede in borsa il giorno delle streghe

Il giorno delle streghe che cade oggi, il 21 marzo 2025, comporta la scadenza di circa 4,5 trilioni di $ in controvalore di contratti derivati e opzioni, evento comunque di minore entità rispetto alla scadenza vista a dicembre pari a circa 6,6 trilioni di $.

In questo caso l’attenzione si sposta sui movimenti di mercato dei maggiori indici azionari come ad esempio Nasdaq e S&P500 che di fatto sono i più importanti e considerati i benchmark di riferimento per coperture e attività legate proprio al mercato delle opzioni, come sottolinea David Pascucci, analista dei mercati per XTB. “Niente paura in termini di direzionalità del mercato, bisogna solamente fare attenzione ad eventuali bruschi movimenti all’interno della giornata” sottolinea Pascussi.

L’attenzione si sposta quindi sul Vix, l’indice di volatilità che nel corso delle scorse sedute ha visto un aumento significativo riportandosi a livelli visti solamente a dicembre e ad agosto, momenti in cui abbiamo assistito a ribassi consistenti dei mercati azionari. A livello tecnico l’impostazione dei mercati attuale, ossia una dinamica tendenzialmente ribassista, potrebbe esasperare i movimenti del Vix e le scadenze di questi contratti potrebbero anche non sortire alcun effetto significativo qualora il mercato dovesse essere già impostato al ribasso, quindi verso un aumento fisiologico della volatilità in queste condizioni di mercato.

Inoltre ricordiamo che la settimana è stata piena di dati di natura fondamentale molto importanti, come ad esempio la Fed e altre banche centrali come BoJ, BoE e SNB che di fatto potrebbero attenuare l’effetto tecnico del triple witching per via della volatilità attesa da questi eventi e i conseguenti aggiustamenti del rischio da parte degli operatori tramite derivati e opzioni.