Economia

Borse europee iniziano la settimana in rosso

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(Teleborsa) – Chiusura sotto la linea di parità per le principali borse del Vecchio Continente, che dopo un avvio timidamente positivo già alo giro di boa facevano fatica a rimanere a galla. La giornata è stata inoltre caratterizzata dalla mancanza del faro di Wall Street che è rimasta chiusa con gli investitori impegnati a continuare i festeggiamenti di ieri 4 luglio in cui cade la ricorrenza dell’indipendenza americana. L’attenzione quest’oggi è rimasta tutta puntata sul comparto bancario che è scivolato di oltre mezzo punto percentuale prima che si sveli l’esito degli stress test la cui diffusione è prevista per il 23 luglio. Nell’attesa, il ministro francese dell’economia, Christine Lagarde, ha rassicurato dicendo che i risultati dei test mostreranno che “le banche in Europa sono solide e sane”. Quanto all’azione europea, il Ministro francese ha posto l’accento sulla necessità di una regolamentazione collettiva auspicando anche la creazione di un meccanismo meritocratico che consenta da una parte di premiare gli istituti più solidi, tassando dall’altra quelli che mostrano un profilo più alto di rischio. Sul mercato valutario non è stata una giornata propizia per l’euro, dopo la rimonta messa a segno la scorsa ottava. Il cross eur/usd sta trattando a 1,2528 dopo aver oltrepassato gli 1,26 nella seduta di venerdì. C’è attesa per la riunione di politica monetaria della Bce, in calendario giovedì, anche se le previsioni sui tassi d’interesse sono per un nulla di fatto. Si sgonfia anche il prezzo del petrolio newyorkese a 71,12 dollari al barile mentre l’oro si attesta a 1.206,5 dollari l’oncia. Bruxelles ha chiuso con un ribasso dello 0,33% a 2329,6 punti, Zurigo con un decremento dello 0,53% a 5942,75 punti, Parigi con uno svantaggio dello 0,48% a 3332,46 punti ed Amsterdam con un regresso dello 0,63% a 306,27 punti. Giù anche Francoforte -0,31% a 5816,2 punti, Londra -0,3% a 4823,53 punti, mentre Madrid riesce a chiudere con il segno più in salita dello 0,33% a quota 9281,5. Tra le singole società in evidenza il colosso petrolifero britannico BP che chiude in rialzo di quasi 4 punti percentuali. Secondo il Sunday Times la società inglese sarebbe alla ricerca di nuovi investitori potenzialmente interessati al 5-10% del capitale per rinsaldare l’indipendenza della compagnia. Il quaotidiano inoltre specifican che questa mossa mira a mettere in salvo BP da possibili scalate. A Madrid la società di infrastrutture spagnola Abertis è arrivata a guadagnare oltre 12% dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo. A far volare il titolo le indiscrezioni del “Financial Times”, secondo cui gli azionisti di maggioranza starebbero valutando un’offerta di leveraged buyout sulla quota non controllata della società. Secondo FT, infatti ACS e La Caixa principali azionisti che detengono il 55% di Abertis stanno prendendo in considerazione l’eventuale buyout con la società di private equity CVC.