(Teleborsa) – Partenza in rosso per le principali borse europee, dopo che l’indice Nikkei ha terminato la seduta sotto i 9mila punti, sui minimi da quindici mesi. Il mercato nipponico sembra non aver gradito l’inattività del governo di fronte all’apprezzamento della valuta nazionale, che penalizza la nazione fortemente orientata all’export, con il colloquio telefonico tra il primo ministro Naoto Kan e il governatore della Banca del Giappone che si è concluso con un nulla di fatto. Ieri l’agenzia Moody’s ha affermato che le misure anti-defict potrebbero impattare i rating. Le misure di austerità adottate da molti stati europei per arginare i problemi finanziari potrebbero nel lungo termine rallentare la crescita dell’economia in Europa rispetto al resto del mondo e impattare negativamente i futuri rating del debito sovrano. Ovviamente, precisa Moody’s, molto dipende dalla durata delle misure di austerity. L’agenzia monitorerà da vicino i costi-benefici sulla crescita economica legati alle misure anti-deficit, definite “difficili e dolorose”. Dal fronte macro, oggi la Germania ha indicato una crescita del Pil nel 2° trimestre al 2,2%, confermando la stima fornita in precedenza. Su base annua si evidenzia invece un incremento del 3,7% (dato destagionalizzato). Sulle prime rilevazioni Bruxelles mostra un calo dello 0,55% a 2455,46 punti, Parigi un ribasso dell’1,03% a 3516,62 punti ed Amsterdam un decremento dello 0,98% a 315,41 punti. Segno meno anche per Francoforte -0,79% a 5963,69 punti, Londra -0,78% a 5194,26 punti e Madrid -0,97% a quota 10122,1.
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