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Borsa Milano sui nuovi massimi. Eppure ‘qualcosa’ non va: lo spread cresce a 451

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Milano – Borsa Milano chiude la giornata di contrattazioni testando nuovi massimi a +2,15% e toccando quota 15.100, dopo il ritracciamento seguito al tanto atteso discorso pronunciato a Jackson Hole, nello stato dello Wyoming, dal numero uno della Fed, Ben Bernanke. Certo, la delusione c’è stata, visto che il timoniere della Fed non ha reso noto alcun dettaglio, limitandosi a dire che l’istituto è pronto ad agire in caso di necessità. Ma il fatto che Bernanke abbia detto espressamente che ulteriori acquisti di bond non possono essere esclusi è bastato agli operatori di mercato, sia in Europa che a Wall Street. Ftse Mib +2,16%, Londra +0,27%, Francoforte +1,23%, Parigi +0,96%, Madrid +3%, Atene +2,77%.

Eppure qualcosa non va: lo spread e’ salito +1,34% a 450,81. Il movimento al rialzo dei tassi sui BTP (chiusura a 5,823%) e sui Bonos spagnoli tradisce infatti lo scetticismo dei bond vigilantes sull’intero quadro macro, rielativo a crescita economica (o mancanza della stessa) e politica monetaria delle banche centrali.

La “buona notizia” è che dunque, anche se non c’è stato nessun grande annuncio, non si è verificata neanche quella correzione post Bernanke che gli analisti avevano tanto temuto e in alcuni casi stimato. C’è un aspetto tuttavia da non sottovalutare affatto: ovvero il forte riacuirsi delle tensioni sul mercato dei titoli di stato successivo alle parole mancate di Bernanke (leggi sotto i tassi spagnoli).

L’Europa rimane il tasto dolente: non sono solo i suoi problemi economici a rendere l’area sempre più a rischio, ma le tensioni stesse tra i suoi leader, che sembrano non riuscire a trovare mai un punto vero d’incontro. Indiscrezioni parlano della crescente irritazione del numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann che, contrario alle politiche che la Bce vuole lanciare per salvare l’Eurozona, avrebbe minacciato le dimissioni più volte.

E’ in questo contesto di forte incertezza che le attese degli operatori sono anche per il meeting della Bce, in calendario il prossimo 6 settembre: anche in questo caso, gli operatori sperano che Mario Draghi si muova, lanciando il tanto atteso programma di acquisto di bond italiani e spagnoli. Ma esiste appunto l’ostacolo Germania, che tra l’altro avrebbe presentato già qualche obiezione all’Ue, che vuole munire la Bce di ulteriori poteri di controllo, in particolare sulle banche dell’Eurozona.

Preoccupa la Spagna, anche se il premier Mariano Rajoy continua ad affermare che il suo paese non chiederà un piano di bailout, fino a quando alcune condizioni sull’ottenimento del piano di salvataggio non saranno più chiare. E la stessa Germania è sempre più osservata speciale: nel mese di luglio, le vendite al dettaglio sono scese infatti in modo inatteso, causa gli effetti della crisi dei debiti sovrani che sta mettendo seriamente sotto pressione l’economia numero uno dell’Europa. Di fatto, il dato è sceso -0,9% contro il +0,5% di giugno (dato rivisto al rialzo, che comunque corrisponde all’incremento più sostenuto dal mese di marzo).

Per non parlare dell’Italia, che ha assistito a un balzo della disoccupazione giovanile, nel mese di luglio, al 35,3%, al record dal 1993. Una vera e propria carrellata di numeri negativi: in generale, il tasso è rimasto stabile a luglio al 10,7%, comunque al massimo dal 2004. Nel secondo trimestre livelli mai toccati dal 1999. Inoltre, nell’intera Unione europea il tasso di disoccupazione è salito a luglio all’11,3%, al nuovo massimo storico dalla creazione della moneta unica.

FTSE MIB – Tra le banche MPS, +6,13% dopo le vendite delle ultime sedute. Bper +3,93%, BPM +3,12%, Banco Popolare +2,37%, Intesa SanPaolo +3,50%, Ubi Banca +3,17%, Unicredit +2,75. Tra i titoli negativi Buzzi Unicem -1,38%, Impregilo -0,84%. Tra altri titoli buy su Saipem +2,14%, Stm +2,60%.

BTP – Lo spread Italia-Germania torna a salire con +,134% a 450,81 punti base. Il tasso sui BTP decennali +1,29% al 5,84%. Tasso spagnolo in forte rialzo, +4,20% al 6,87%. Vendite sui bund tedeschi, rendimenti +1,51% all’1,34%.

VALUTARIO – L’euro sale sul dollaro a $1,2590 (+0,69%), ma torna sotto quota $1,26, che era stata anche superata nell’attesa della Fed. Rapporto dollaro/yen -0,38% a JPY 78,30, mentre euro/yen a JPY 98,58 (+0,28%).

MATERIE PRIME – Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio tornano a salire dopo un repentino dietrofront post Fed, e fanno +1,88% a quota $96,40 al barile, mentre le quotazioni dell’oro, dopo aver fatto una escursione in territorio negativo, +1,29% a $1.678,40.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

Bernanke: interverremo se sarà necessario.

Wall Street resiste a delusione Fed, focus sullo S&P 500.

Italia: se chiederà aiuti sovranità in ginocchio.

Alla Bce il compito di salvare le banche malate.

Crisi: Disoccupazione E Inflazione, L’italia In Una Morsa.

Ue 17: disoccupazione luglio all’11,3%, nuovo record.

Inflazione: Istat Stima Agosto +0,4% Su Mese, Tendenziale Sale Al 3,2%.

Asmussen, Bce: Fmi forse coinvolto nel programma di acquisti bond.

Italia: record precari. Un esercito di 2,5 milioni.

Valutario in attesa del discorso di Bernanke: quali i possibili scenari.

Fiat:Wsj,insuccesso nuova Dart frena piani rilancio Chrysler.

Wsj: crisi euro affronta “i giorni del giudizio”.

Draghi getta la Germania nel caos: Weidmann sbotta e minaccia dimissioni.

Germania: Vendite Al Dettaglio -0,9% A Luglio. Sotto Le Attese.

Oro: in rialzo a 1.659 dollari su mercati asiatici.

Euro in leggero ribasso sul dollaro, alle 8.25 italiane a $1,2499 (-0,04%).

Crisi: spread Btp-Bund apre stabile a 448 punti.

Petrolio: lieve rialzo a 94,71 dlr in after hour a New York.

– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo uno dei peggiori dell’area Asia Pacifico in giornata, cede -143,87 punti (-1,60%) a 8.839,91 punti.

Borse Asia: timori economia e calo attese nuovi interventi.

Apple/ Perde causa a Tokyo: Samsung non ha violato brevetti.

Amazon presenta richiesta di brevetto per tablet con due schermi.

Sell off a Wall Street: Dow Jones tiene con difficoltà quota 13.000.

Il Brasile taglia i tassi di interesse .

Warren Buffett batte lo S&P 500 con i titoli bancari.

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