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Borsa Milano snobba Moody’s e chiude in rialzo

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MILANO (WSI) – Rimbalzo riuscito per le Borse europee che, complici la speranza di un allentamento delle tensioni geopolitiche e una giornata priva di indicatori sul fronte macroeconomico, hanno rialzato la testa dopo i cali della scorsa settimana.

Piazza Affari, che ha ignorato il taglio delle stime sul pil annunciato dall’agenzia di rating Moody’s, ha guadagnato l’1,39% sul Ftse Mib a 19.460 punti. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, maglia rosa e’ stato il Banco Popolare grazie al ritorno all’utile nel secondo trimestre. Atlantia ha approfittato dell’alleanza Alitalia-Etihad e del possibile ingresso di nuovi soci in Aeroporti di Roma, mentre all’altra estremita’ del Ftse Mib Mps ha confermato il trend negativo accentuato la scorsa settimana dalla pubblicazione dei risultati di bilancio.

Al termine delle negoziazioni Francoforte guadagna l’1,90%, Parigi è in rialzo dell’1,20% e Londra segna +1%.

Sul mercato dei cambi, euro sostanzialmente sulle posizioni di venerdi’ nei confronti del dollaro a 1,3383 (1,3388 venerdi’). Euro/yen a 136,73 (136,45), dollaro/yen a 102,16 (102,02). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future settembre sul wti e’ scambiato a 98,26 dollari al barile, in crescita dlelo 0,62%

Spread Btp-Bund stabile alla chiusura dei mercati finanziari europei. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi è a 172 punti, mentre in apertura era a quota 173

Gli analisti hanno lanciato un alert volatilità citando l’alternarsi di dati macro positivi negli Stati Uniti e rischi geopolitici sempre in agguato.

Sotto il profilo macroeconomico la settimana entra nel vivo domani con la pubblicazione dello ZEW Tedesco, mentre mercoledì sarà la volta di produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina.

In ambito societario bene gli utili di Banco Popolare, che ha chiuso il primo trimestre con un profitto netto di 31 milioni. L’AD ha fatto sapere che sono in corso trattative per la cessione di un pacchetto di sofferenze di circa 300-400 milioni di euro.

I conti trimestrali evidenziano “un deciso miglioramento dei fondamentali del gruppo, in termini di equilibrio della struttura finanziaria (funding) e capitale”, sottolinea un broker. Il titolo balza del 7% portandosi in testa al listino. Molto bene anche fa Atlantia.

Venerdì scorso Wall Street ha chiuso in territorio positivo dopo che la Russia ha annunciato di aver completato le esercitazioni vicino al confine con l’Ucraina, un segnale che era stato interpretato dall’amministrazione Usa come una provocazione visto il conflitto in corso nel paese tra filo russi e forze ucraine pro europee.

Il mercato azionario asiatico intanto rimbalza dopo i cali più accentuati da maggio. Particolarmente positivo il trend della borsa giapponese. Tokyo ha chiuso in progresso del 2,4%.

L’indice MSCI di riferimento della regione Asia Pacifico avanza dell’1,2% e si prepara a chiudere con il rialzo più marcato dal 19 giugno scorso.

Dopo che il presidente Usa Barack Obama ha autorizzato i raid e bombardamenti mirati contro i ribelli jihadisti in Iraq, il listino ha perso l’1,4% l’8 agosto scorso, la peggiore seduta dal 7 maggio.

I titoli azionari sono stati colpiti dalle vendite per via dei rischi geopolitici in Ucraina e Medioriente (Gaza, Iraq su tutti) ma gli analisti non pesnano che sia l’inizio di una fase ribassista.

Tatsushi Maeno, specialista dell’azionario giapponese per PineBridge Investment Japan ha detto a Bloomberg che l’opinione comune e la sua convinzione è che “verso la fine dell’anno l’azionario guadagnerà terreno favorito dalle notizie di un’espansione dell’economia americana”, la maggiore al mondo.