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Borsa Milano riagguanta 15.000, male le banche

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Milano – Borsa Milano chiude in calo marginale, con i riflettori puntati sempre sul destino della Grecia, dopo che il Parlamento greco ha approvato le misure di austerity richieste dalla troika, necessarie per l’erogazione di ulteriori finanziamenti. I timori sono sul rischio di uno slittamento del salvataggio. Paura avallata dalle fonti Ue, che riferiscono a Bloomberg che è improbabile che l’Eurogruppo riesca a raggiungere un’intesa su Atene nella riunione del prossimo 12 novembre.

Il listino Ftse Mib ha registrato un ribasso dello 0,09% a 15.181 punti. Una mano l’ha offerta l’indice della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, che ha permesso a Milano di azzerare l’ennesima flessione registrata. In generale l’azionario europeo ha scontato le incognite che gravano sull’economia degli Stati Uniti, in particolare sul precipizio fiscale.

Un compromesso per evitare il mix di aumento delle tasse e di taglio alla spesa è infatti sempre molto difficile da raggiungere, con il presidente rieletto Barack Obama che dovrà fare i conti con un Congresso spaccato a metà, tra repubblicani e democratici. L’indice di riferimento europeo, lo Stoxx Europe 600, si prepara a soffrire la perdita più forte in un mese, pari a -2,1%. L’indice è ancora in rialzo +15% dal minimo di quest’anno, testato lo scorso 4 giugno.

Il governo greco ha bisogno di soldi freschi da mettere nelle casse ormai vuote. Si sta cercando di capire la tempistica per sbloocare 31,5 miliardi di euro. Partita in mano alla Germania che pare essere la piu’ ritrosa a elargire questi fondi. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schaeuble ha detto che l’erogazione di finanziamenti a favore di Atene, la prossima settimana, sarebbe prematura.

I dati che arrivano dall’Europa non sono per nulla buoni e questo ha alimentato per buona parte della seduta le tensioni sul mercato dei titoli di stato: il differenziale, che aveva superato quota 370 punti base in mattinata, chiude sotto 365.

Focus sull’Italia e sugli ennesimi dati negativi: la produzione industriale italiana è scesa a settembre -4,8% a settembre su base annua, registrando il 13esimo calo consecutivo.

Notizie no anche dal fronte economico francese. La Banca centrale ha reso noto infatti che il prodotto interno lordo dovrebbe aver chiuso in terzo trimestre dell’anno con una flessione -0,1% rispetto al secondo trimestre, mentre la produzione industriale è scesa -2,7%, facendo decisamente peggio delle attese.

Sulla borsa di Parigi soffre Credit Agricole, che perde fino a -3% dopo aver riportato un bilancio peggiore delle attese. La terza banca francese ha registrato una perdita di 2,85 miliardi di euro, superiore al rosso di 1,88 miliardi atteso dalla media degli analisti intervistati da Bloomberg. La sua decisione di vendere la divisione greca Emporiki Bank a Alpha Bank SA, altro istituto ellenico, ha ridotto l’utile complessivo netto di 1,96 miliardi di euro.

Poco confortante la performance dell’azionario asiatico – Tokyo ha chiuso in calo per la quinta sessione consecutiva – che ha scontato i timori sulle nuove sfide degli Stati Uniti, in particolare sul precipizio fiscale, e le preoccupazioni sul futuro dei debiti dell’Eurozona.

In Cina è stato reso noto l’indice dei prezzi al consumo, cruciale termometro dell’inflazione, che ha rallentato il passo a ottobre all’1,7% dall’1,9% di settembre, permettendo dunque alla Bank of China di adottare eventualmente nuove misure di politica economica espansiva. Sempre in Cina, la produzione industriale è salita +9,6%, mentre le vendite al dettaglio hanno fatto +14,5%: entrambi i dati, relativi al mese di ottobre e su base annua, sono stati migliori delle attese.

BTP – Spread tra Btp e Bund a dieci anni rallenta rispetto ai massimi e scende lievemente a 363,80 punti base; tasso BTP a 10 anni al 4,98%, tasso spagnolo fa dietrofront -0,14% al 5,85%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Gli investitori hanno premiato in particolare Finmeccanica e Telecom Italia. Per il gruppo aerospaziale i risultati diffusi ieri a borsa chiusa sono stati superiori alle stime degli analisti con l’effetto che il titolo ha chiuso gli scambi con un balzo del 6,30%. Risultati solidi anche per Telecom che a fine seduta mostra un rialzo del 3,60%. Sotto pressione invece il comparto bancario che ha risentito del rialzo dello spread negli ultimi giorni che e’ tornato sopra quota 360 punti. Mediobanca e Banco Popolare i piu’ penalizzati con ribassi superiori al 2%. Pesante Mediolanum che ha lasciato sul terreno quasi il 5%.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,27% a $1,2710, dollaro/yen -0,19% a JPY 79,30, mentre euro/yen -0,44% a JPY 100,81.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,05% a $85,13 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,70% a $1.738 l’oncia.

GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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– Wall Street ancora in perdita, settimana da dimenticare.

– Bankitalia: Emilia Romagna, Sisma Peggiora Recessione.

– Enel/ Nuova scoperta di gas in Algeria.

– Bankitalia: Campania, Cala Il Fatturato Del 47,6% Prestiti -3%.

– Bankitalia: Per Le Imprese Occupazione In Calo Nel 2012.

– Bankitalia:primi 9 Mesi, Si Contrae Produzione. A Sud Livelli Minimi.

– Bankitalia:primi 9 Mesi, Si Contrae Produzione. A Sud Livelli Minimi.

– Bankitalia:primi 9 Mesi, Si Contrae Produzione. A Sud Livelli Minimi.

– Intesa Sanpaolo: Banca Imi, Utile Netto 9 Mesi A 494 Mln +11,7%.

– Borsa: Resta Negativa. Ok Telecom E Finmeccanica. Banche Soffrono Spread.

– Banche tagliano costi: trader rimpiazzati da algoritmi.

– Borsa: Gira Negativa. Ok Finmeccanica E Telecom, Debole Autogrill.

– Mercato a caccia di supporti.

– Borsa: piazze cinesi chiudono in calo, Shanghai (-0,12%).

– Borsa, piazza Affari apre debole: Ftse Mib +0,10%.

– Borsa: piazze latinoamericane chiudono in calo, Bovespa -1,7%.

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