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Borsa Milano chiude positiva: Ftse Mib oltre 21.500 punti

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MILANO (WSI) – Finale positivo per le Borse europee, dopo la frenata registrata venerdi’ scorso. Gli indici del Vecchio Continente sono stati incoraggiati dall’avvio al rialzo di Wall Street, con il mercato Usa che comunque tiene il fiato sospeso nell’attesa della decisione che prenderà il Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve, che si riunirà domani e dopodomani. Piazza Affari chiude la seduta in rialzo. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,34% a 21.513 punti confortata anche dal buon andamento dell’asta dei Bot a sei mesi, con il Tesoro che ha collocato titoli per 7 miliardi di euro.

A Milano sono state gettonate le azioni delle banche. Le Mps sono però rimaste al palo, nell’attesa dell’assemblea dei soci di domani, dopo che l’appuntamento ordierno non si è tenuto a causa del mancato raggiungimento del quorum.

Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,3842 e 141,92 yen (venerdi’ valeva 1,3837 dollari e 141,22 yen), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 102,05 (102,33). Il petrolio (wti) e’ stabile a 100,43 dollari

Positiva Buzzi Unicem (+2,12% a 13,01 euro) grazie a Equita che ha alzato il target price del titolo a 13,70 euro. Buzzi Unicem tenta di reagire dal supporto a 12,70, quota pari al 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi del 30 agosto, disegnando un potenziale doppio minimo. Oltre 13,35 la figura troverebbe conferma allentando le tensioni ribassiste di breve termine e favorendo un nuovo allungo verso 14,40.

Mediaset (+1,.4%) tonica dopo che la società ha confermato l’interesse di vari operatori internazionali per Mediaset Premium. Inoltre secondo indiscrezioni di stampa Telefonica sarebbe intenzionata ad acquisire il 56% della spagnola Digital+ messo in vendita sa Prisa e di cui Mediaset detiene il 22% (come Telefonica). Alla fine della scorsa settimana il Sole 24 Ore ha scritto che giovedì a Londra è stato siglato un memorandum d’intesa con Al Jazeera e Canal Plus per una partnership nella pay tv.

Acquisti su Amplifon (+3,4%) in scia alla pubblicazione dei dati trimestrali. Nel primo quarto del 2014 i ricavi consolidati sono stati pari a 188,3 milioni di euro, in salita del 2,4% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e in flessione dello 0,5% a cambi correnti. In crescita il risultato netto, che ha raggiunto i 10 milioni di euro. Il dato, che si confronta con una perdita di 2,1 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno, beneficia, oltre che del miglioramento del risultato operativo, anche della contabilizzazione di un provento fiscale per 10,3 milioni di euro.

Mondo TV (+6,6%) tocca i massimi da inizio 2011 in scia all’annuncio del lancio nel corso della fiera dell’audiovisivo di Mosca (il World Content Market), congiuntamente con co-produttore russo Russian Mobile Television, della serie animata per la TV Cat Leopold.

In calo CNH Industrial (-2,1%) dopo la presentazione che illustra il passaggio della Società ai principi contabili generalmente accettati negli Stati Uniti (“U.S. GAAP”) e al dollaro statunitense come valuta di reporting finanziario. Il passaggio ha comportato un effetto negativo pari al 16% per l’utile operativo e al 23% per l’utile netto (leggermente peggio delle attese degli operatori).

L’escalation delle tensioni geopolitiche continua ad avere un forte impatto sull’azionario globale.

Occhio all’outlook sul Ftse Mib; l’indice continua a oscillare nella parte centrale del rettangolo 20.800 – 22.200 che ingabbia i prezzi dal 26 marzo: LEGGI ANALISI TECNICA E I TITOLI DA COMPRARE E VENDERE OGGI.

“Le dichiarazioni in arrivo da Washington e dall’Europa segnalano che le sanzioni contro i funzionari russi saranno più dure e più dirette, colpendo i più vicini a Putin. E ciò provocherà nervosismo intaccando le normali condizioni di trading”, ha commentato in un’intervista a Cnbc Evan Lucas, strategist di mercato presso IG Markets.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread tra il Btp e il Bund: il differenziale +0,39% a 163,47 punti base, contro la chiusura di venerdì a 162,7 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 3,13%. Focus sull’asta dei Bot, che ha avuto esito positivo, ma che ha visto anche i tassi salire allo 0,594%.

Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di euro di Bot a 6 mesi ma con tassi in rialzo allo 0,594% dallo 0,504% di marzo. Rallenta la domanda con un rapporto di copertura sceso a 1,61 da 1,66 precedente. «La situazione di mercato – si legge nella nota di una sala operativa – si mantiene stabile in attesa che si definisca lo scenario di politica monetaria dell’Eurozona.

Da questo punto di vista sarà fondamentale il risultato preliminare dell’inflazione europea di aprile che sarà diffuso mercoledì prossimo. E questo anche alla luce delle affermazioni di giovedì scorso del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha sottolineato l’importanza della dinamica dell’inflazione in materia di politica monetaria».

Vendite sull’azionario asiatico, con l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific che ha perso per la terza sessione consecutiva, scendendo sui minimi in due settimane. Sulla borsa di Tokyo, Nikkei in calo -0,98%.

“Prevediamo una fase di consolidamento dei mercati nell’arco dei prossimi due mesi – ha commentato in una intervista a Bloomberg Audrey Goh, strategist degli investimenti con sede a Singapore presso Standard Chartered – La crisi ucraina provocherà volatilità e il rallentamento degli utili è un’altra fonte di preoccupazione per gli investitori”.

Tra i dati resi noti dal fronte economico italiano, la fiducia dei consumatori, balzata al massimo dal 2010.

Sul valutario, euro +0,25% a $1,3866; dollaro/yen +0,14% a JPY 102,29; euro/franco svizzero -0,14% a CHF 1,2177. Euro/yen +0,39% a JPY 141,85.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,71% a $101,31, il prezzo dell’oro +0,01% a quota $1.300,90 l’oncia.