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Borsa Milano chiude in rialzo, alta volatilità

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Milano – Seduta sull’altalena per Piazza Affari, che ha oscillato tra il territorio positivo e negativo prima di chiudere in moderato progresso. La giornata e’ stata caratterizzata dall’incertezza nonostante la decisione a sorpresa della banca centrale giapponese di adottare una nuova manovra di stimolo della ripresa economica. Ancora deboli pero’ le banche, gia’ particolarmente penalizzate ieri.

“Le banche sono deboli, seguono l’andamento di ieri. Non credo che le vendite sulle banche siano finite ma è una questione solo tecnica, dal punto di vista macro ci sono buone notizie sul tavolo come quelle che arrivano dal Giappone”, commenta a Reuters un trader.

L’indice Ftse Mib archivia la giornata in rialzo dello 0,15% a 16.100 punti, dopo aver prima toccato un progresso di un punto percentuale e poi essere scivolato anche sotto i 16 mila punti. Tra le altre borse del continente, Londra ha fatto +0,31%, Parigi +0,40%, Francoforte +0,51%, mentre il paniere di riferimento Eurostoxx 50 fa +0,44%.

Lo Spread scende in area 330 punti base, con il rendimento del decennale che tiene a distanza il 5%. L’euro azzera i ribassi, scambiando in area $1,3050. Sui mercati si specula sul fatto che a pesare nella prima parte della giornata sia stata un’operazione massiccia da parte di un grande player di mercato.

Dopo gli interventi di Bce e Fed si accoda anche l’istituto centrale giapponese, stanziando altri 10 mila miliardi di yen (127 miliardi di dollari) per l’acquisto di titoli pubblici e aiutare l’economia a rilanciarsi. Si tratta di un intervento robusto, giustificato dal rallentamento della domanda mondiale e dalle tensioni crescenti con la Cina che hanno allontanato le prospettive per una ripresa a breve dell’economia.

“E’ simile all’effetto Fed, le manovre di allentamento monetario sono sempre una notizia positiva per i mercati, in particolare quelli azionari. Ma questa misura assume un significato piu’ importante perche’ era sostanzialmente inattesa”, dice a Reuters Daiwa Securities, economista di Tobias Blattner.

Restando nella sfera della politica monetaria, il Comitato incaricato in materia della Banca d’Inghilterra ha votato all’unanimita’ lo status quo dei tassi di riferimento e dell’importo degli acquisti di asset nella riunione del 5 e6 settembre. E’ quanto emerge dai verbali della riunione. La BoE in quell’occasione ha mantenuto il tasso principale allo 0,50%, livello a cui si trova dal marzo 2009 e confermato a 375 miliardi di sterline (465 miliardi di euro) l’importo totale del programma di acquisti di asset.

In generale, il mercato resta per il momento ad ogni modo focalizzato principalmente sulla Spagna e sulla eventuale richiesta di aiuti europei da parte di Madrid. Un evento che attiverebbe il programma di acquisti della Bce sui titoli di Stato del Paese, ma sulla quale il governo di Mariano Rajoy non ha finora dato indicazioni. S&P ha precisato che il rating difficilmente sara’ tagliato a spazzatura sul breve. Il giudizio sulla qualita’ del credito iberico dell’agenzia americana e’ ancora tre tacche dal “non investment grade”.

Sul fronte macro, altre cattive notizie giungono dall’Italia, dove la produzione del comparto delle costruzioni ha registrato una flessione del -2,2% su base mensile, portando il passivo su base annua a -14,2%. La flessione, riporta l’Istat, e’ di oltre il 13% negli ultimi sette mesi.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Le vendite si concentrano sul settore bancario: Ubi Banca cede il 2,34%, Monte Paschi il 3,27%. Maglia nera Mediaset (-3,22%) malgrado si sia ritirata dalla gara per La 7. Ribassi del 2% per A2A (-2,02%) e Stm (-2,01%). Sospesa in asta di volatilita’ al rialzo RCS (che ha fatto anche +15%). Positiva Fiat (+2,56%), sempre sotto i riflettori dopo la vicenda del progetto Fabbrica Italia, saltato. C’e’ il rischio che la casa torinese dimezzi la capacita’ produttiva in italia. Buy anche su Enel, Snam, ansaldo e Luxottica.

BTP – Lo Spread tra Btp e Bund a 10 anni resta saldamente sotto quota 340, attestandosi a 330 punti base, con il rendimento del BTP decennale al 4,93%. Nonostante la situazione estremamente critica in cui versa il paese, i tassi a dieci anni sui bonos spagnoli sono scesi dal 6% testato lunedi’.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, euro in calo sul dollaro a $1,3028 (-0,15%). La moneta unica verso il franco svizzero a CHF 1,2099 (-0,14%), mentre contro lo yen scende del -0,64%, a JPY 102,1800.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio giù del -0,76%, a quota $94,57 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.774,300 l’oncia (+0,18%). Quanto ai Treasuries, i rendimenti decennali sono in calo di 4,5 punti base all’1,76%.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

Banche: sofferenze ancora in aumento, +15,4% in un anno.

Spagna: ai massimi di sempre i prestiti a rischio insolvenza nei portafogli delle banche.

Argentina falsifica dati inflazione: primo paese a essere censurato da Fmi.

S&P, Spagna: il rating difficilmente sara’ tagliato a spazzatura sul breve.

I numeri della corsa agli sportelli in Europa.

Alert: Cigno Nero potrebbe far deragliare i mercati.

I mercati esortano Rajoy a presentare domanda di sostegno esterno al piu’ presto.

– Dopo i cali di ieri, Borsa di Tokyo rimbalza e chiude in rialzo dell’1,14%.

Euro torna in rialzo sul dollaro, alle 8.25 italiane a $1,3073 (+0,21%).

Titoli Stato: spread Btp-Bund scende a 337 punti.

Petrolio: Wti in rialzo a 95,55 dollari.

Oro: in rialzo a 1.776 dollari in Asia.

– L’indice Nikkei di Tokyo tocca i massimi da 4 mesi, e arriva a scambiare oltre quota 9.200 punti, chiudendo con +108,44 punti (+1,19%) a 9.232,21 punti.

Borse Asia in rialzo: Nikkei trascinato da intervento BoJ.

Crisi: Giappone, Boj, tassi invariati e nuovi acquisti asset.

Wall Street: la giornata finisce sulla parità. A vincere è l’incertezza.

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