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Borsa Milano chiude a +2,8%, spread scende sotto 330

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MILANO (WSI) – Contagiata dai fattori Cina e Wall Street – dove il Dow Jones ha battuto il record storico – e a braccetto con le altre piazze finanziare europee, la Borsa di italiana chiude in forte rialzo, mettendosi in fretta alle spalle la seduta negativa di ieri. Il differenziale tra i rendimenti di Italia e Germania a 10 anni segna un forte calo sotto 330, dopo che ieri si era portato sui 346 punti base, al massimo degli ultimi tre mesi. Il listino Ftse Mib e’ avanzato del 2,78% sopra quota 15.974,30. In testa si piazzano Saipem, Mediobanca e Fiat. Londra ha fatto +1,34%, Parigi +2,07%, Francoforte +2,36%, Madrid +2,14%. Euro fiacco poco sopra $1,30, tasso definito esageratamente alto da Sergio Marchionne, AD di Fiat.

Sempre più insistenti le voci sul rischio downgrade sul debito italiano da parte di Moody’s: rischio che è stato smentito però finora dal Ministero del Tesoro. La questione politica italiana rimane sotto i riflettori, diverse sono le ipotesi che circolano nelle ultime ore, come quella secondo cui il presidente Giorgio Napolitano potrebbe decidere di dare un incarico esplorativo a Pier Luigi Bersani. Intanto, il quadro politico post voto è il seguente: in crescita Movimento 5 Stelle, e anche centro destra e centro sinistra. Quasi scomparsi i partiti di centro e quelli minori, Mario Monti in netto calo al 5%.

Attenzione agli effetti che l’instabilità politica potrebbe avere sulla performance del Ftse Mib.

Il sentiment sull’azionario europeo è positivo in generale dopo che nella giornata di ieri i ministri delle finanze dell’Eurozona, in un incontro a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo per accordare un piano di salvataggio a Cipro entro la fine di marzo, per un valore di 17 miliardi di euro. I dettagli devono però essere ancora stabiliti. La troika visiterà il paese a partire dalla giornata di oggi, per valutare la situazione.

Lo Stoxx Europe 600 Index balza al massimo in quattro anni e mezzo; anche in questo caso, come in quello dell’azionario asiatico – MSCI Asia Pacific Index salito +0,6%, dopo due sessioni consecutive di ribassi – tengono banco le speculazioni sull’arrivo di nuove mosse da parte delle banche centrali – Bank of Japan in primis.

Ma si guarda con ottimismo anche alle parole del vice presidente della Fed Janet Yellen, che ha sottolineato che la Federal Reserve deve andare avanti nel suo programma di acquisto di bond per un valore mensile di $85 miliardi. Lo Stoxx Europe avanza così testando il record dal 12 agosto del 2008, dopo nove mesi consecutivi di guadagni.

Rese note anche le vendite al dettaglio in Eurozona, +1,2% a gennaio. Ma, riguardo alle condizioni delle imprese, la recessione si aggrava. In Italia il Purchasing managers index – indice Pmi sui servizi- registra il calo più forte in sette mesi, scendendo a 43,6 punti di gennaio, dai 43,9 di gennaio.

Avvertimento dal numero uno della Fiat Sergio Marchionne, che invita i governi a dire basta all’austerity e che si oppone a un cambio euro/dollaro a $1,30, che reputa esagerato.

Focus anche sull’annuncio della Cina, che ha mantenuto invariato il target sulla crescita economica del 2013 al +7,5%. Lo Shanghai Composite Index è avanzato +1,8%.
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BTP – Lo spread Italia-Germania a 10 anni in calo di oltre il 5% a 326,38 punti base. Tassi BTP a 10 anni scende del -2,91% al 4,72%.

FTSE MIB – Oggi e’ il giorno dei conti di Intesa SanPaolo. Banco Popolare cede prima -4% sulla scia del profit warning e delle perdite accumulate nel 2012, ma poi riduce notevolmente i ribassi e vira in territorio positivo. Acquisti più solidi per altri bancari, in particolare Mediobanca (+6,17%). Tra gli altri titoli focus sui guadagni di Fiat (+5,88%), Azimut e Saipem (+8,21%). L’AD del Lingotto Marchionne ha confermato l’obiettivo di portare al 100% dal 58,5% il controllo sulla casa automobilistica Chrysler. Fuori dal listino principale, TI Media cede -11,85% dopo la conferma dell’entrata nel capitale di Cairo Communication.

Riguardo ai titoli che non sono quotati sul listino, occhio a Telecom Italia Media in forte calo, -6%, dopo accordo con Cairo.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro in recupero dopo aver sfondato al ribasso ieri la soglia psicologica a quota $1,30, nel tardo pomeriggio e’ stabile sui minimi di seduta a $1,3015; dollaro/yen -0,41% a JPY 93,08.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,57% a $90,63 al barile, mentre quotazioni oro +0,42% a $1.579 l’oncia.

TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

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Bankitalia: Nel 2010 Il 65% Famiglie Ha Un Reddito ‘insufficiente’.

Ocse: Inflazione Gennaio Scende All’1,7%. Italia Al 2,2%.

Spagna: Presidente Bankia, Privatizzazione Istituto Gia’ Nel 2014.

Crisi: Grecia, ok asta bond 6 mesi, tasso al 4,25%.

Perquisite le case di due dirigenti Mps.

Banche: Dijsselbloem, Devono Essere Legate A Economia Reale.

Nella Grecia in crisi è l’ora degli sceicchi. Sei isole all’Emiro del Qatar.

Borsa: Incrementa I Rialzi, Giu’ Banco Popolare E Ti Media.

Borsa: Piazza Affari apre positiva, Ftse Mib +0,82%.

Borsa: Asia rimbalza con materie prime, corre Shangai.

Borsa: Tokyo chiude in rialzo, Nikkei +0,27%.

Ecco perché Wall Street continuerà a salire.
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