Milano – La concreta speranza di un accordo per impederire il crack della Grecia e la notizia della forte espansione dell’economia cinese danno carburante ai listini azionari europei, orfani di Wall Street, chiusa per il Giorno del ringraziamento.
Nell’ottimismo generale dopo il cessate il fuoco a Gaza, il listino Ftse Mib ha guadagnato +1,03% sopra i 15.553,62 punti. Londra ha fatto +0,68%, Francoforte +0,84%, Parigi +0,6%. L’Eurostoxx 50, indice di riferimento del continente, ha guadagnato +0,63%. I volumi sulle piazze finanziarie sono rimasti sottotono anche per via dell’assenza dell’azionario Usa. Il differenziale tra il rendimento del decennale italiano e quello del titolo omologo tedesco e’ scivolato sotto i 340 punti base. In rialzo la moneta unica, che sfiora $1,29 nei confronti del dollaro e sale ai massimi di sei mesi contro lo yen. I bond greci sono saliti di prezzo per la terza seduta di fila.
Per la prima volta in 13 mesi, l’attivita’ manifatturiera cinese e’ tornata a crescere, suscitando nuovamente un certo ottimismo sulle possibilita’ di ripresa della seconda maggiore economia al mondo, che viene dal settimo trimestre consecutivo di rallentamento della crescita.
“L’attivita’ cinese si sta riprendendo da settembre a questa parte ed e’ un segnale del fatto che l’economia si stia stabilizzando”, ha osservato a Bloomberg Gopal Agrawal, chief investment officer presso l’indiana Mirae Asset Global Investments.
“Un impatto positivo sul morale lo gioca anche la tregua tra Israele e Hamas”, secondo il manager di fondi. Le borse non hanno invece dato troppo peso alle nuove prospettive disegnate dagli indici Pmi per l’economia della zona euro, impostata a segnare il trimestre peggiore dall’inizio del 2009.
Incidono positivamente, poi, i risultati dell’asta spagnola, con Madrid che ha collocato titoli a lunga scadenza per 3,88 miliardi di euro, meglio del target di 3,5 miliardi.
Esattamente il Tesoro di Madrid ha emesso bond con scadenza nel 2015 a un tasso medio del 3,617%, in flessione rispetto al 3,660% dell’ultimo collocamento; collocati anche bond con scadenza nel 2017, a un tasso medio al 4,477%, contro il 4,766% precedente e titoli con scadenza nel 2021 a un rendimento pari al 5,517%, rispetto al 5,545% dell’emissione precedente.
Trepidazione per la riunione che dovrà decidere i tagli al bilancio Ue relativo al periodo 2004-2010 e che inizia nella giornata di oggi.
Una minaccia all’accordo è arrivata negli ultimi giorni proprio dall’Italia, che si è detta pronta a porre il veto. Non mancano in generale forti tensioni tra i leader europei. La differenza tra i paesi del Nord, che vogliono maggiori tagli ai finanziamenti, e quelli del Sud, che invece vogliono impedire che l’accetta si traduca in riduzioni indiscriminate, potrebbe mettere a repentaglio l’esito del summit.
Il ministro alle Politiche comunitarie, Enzo Moavero, ha parlato chiaro: “L’Italia è pronta a mettere il veto se l’accordo sul bilancio Ue 2014-2020 non sarà equo per i nostri cittadini e gravoso per il nostro Paese”.
Notizie no dal fronte economico, con l’indice PMI composite che preannuncia per l’economia dell’Eurozona il trimestre peggiore dal 2009, anche se non manca qualche segnale positivo.
Azionario asiatico positivo, indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index sale al massimo delle ultime due settimane, sulla scia delle buone notizie relative al settore manifatturiero della Cina. Il listino di Shanghai ha chiuso però in flessione. Bene Borsa di Tokyo, con Nikkei 225 Stock Exchange +1,6%, al record in sei mesi. Focus però su Sony e Panasonic, dopo la decisione di Fitch di tagliare il rating sul debito a spazzatura.
Attenzione sul dato preliminare relativo all’indice dei direttori di acquisto in Cina, stilato da HSBC e Markit Economics, salito a 50,4 punti, contro i 49,5 di ottobre. Un livello al di sopra di 50 punti indica una fase di espansione ed è la prima volta che l’indicatore supera la soglia in 13 mesi. Arriva poi anche la notizia della nuova iniezione di liquidità da parte della Cina, per un valore di 89 miliardi di yuan.
“L’attività in Cina sta recuperando terreno da settembre, e questa è una prova del fatto che l’economia si è stabilizzata – ha commentato Gopal Agrawal, responsabile della divisione degli investimenti presso Mirae Asset Global Investments, in Insia – La tregua tra Israele e Hamas è positiva per il sentiment e potrebbe aiutare a stabilizzare i prezzi del petrolio”.
BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni in calo -1,48% a 337,34 punti base, tasso BTP a dieci anni -1,09% (-5 punti base) al 4,81%. Tassi spagnoli -0,77% al 5,66%. I bond greci sono saliti di prezzo per la terza seduta di fila.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Per una volta non sono le banche le protagoniste di seduta. In testa si e’ portata Buzzi Unicem (+4,71%), favorita dall’avvio della copertura da parte di Bernstein, che ha fissato un giudizio di ‘outperform’ e un target price di 11,10 euro. Valutazioni positive sono giunte anche da Ubs, che promuove la società a ‘neutral’ da ‘sell’. Ancora Buy su Mediaset (+3,89%), che estende il rally di ieri. “Il titolo sta rimbalzando dopo i minimi toccati sulla scia della brutta trimestrale. E’ un normale movimento di mercato che non è dettato da ragioni specifiche”, commenta a Reuters un analista di una banca italiana. In denaro anche Saipem, che si e’ aggiudicata un nuovo contratto in Messico e ha negoziato variazioni in uno E&C onshore in Australia per un valore di oltre 800 milioni di dollari. Fari puntati anche su Fiat Industrial, dopo che la commissione speciale di Cnh ha espresso un parere favorevole alla fusione. Unico titolo negativo Autogrill (-0,27%).
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,37% a $1,2875, dollaro/yen +0,12% a JPY 82,60, euro/yen +0,48% a JPY 106,38. L’euro ha testato e poi superato i livelli di $1,2868, massimo dallo scorso 7 novembre. Considerati gli scostamenti di volatilità dovuti alla chiusura di Wall Street e, fondamentalmente, ai volumi di contrattazione bassi, inferiori ai livelli standard, gli analisti sul valutario raccomandano cautela nell’operatività giornaliera. Contro lo yen la moneta unica aveva testato anche i massimi di sei mesi contro la divisa giapponese, a quota ¥106,57.
Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio -0,01% a quota $87,37 al barile, mentre le quotazioni dell’oro piatte con +0,07% a $1.729,40 l’oncia.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– 2013-2017: l’Italia riuscirà a evitare la tempesta perfetta?.
– Ue/bilancio: Confindustria, Sostemiamo Posizione Moavero.
– Borsa: Europa migliora con asta Spagna, Milano +0,8%.
– Ue/ Cameron vuole tenere sconto Gb e promette duro negoziato.
– Amazon e Yahoo eludono il fisco, la Spagna indaga.
– Finmeccanica: nuovi ordini per 130 mln euro Svezia ed Egitto.
– I paradossi del redditest: valgono più le vacanze o i gioielli?.
– Lobby pronte a difendere banche italiane da Tobin Tax.
– Produttivita’: Passera, Segnale Forte. Dispiaciuti Per No Cgil.
– Fiat Ind.: Marchionne, Soddisfatti Su Giudizio Special Committe Cnh.
– Borsa: Prosegue In Rialzo +0,38%. Bene Buzzi E Fiat Industrial.
– Borsa: Europa apre positiva, Londra +0,34%.
– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude Ancora In Rialzo (+1,56%).
– Financial Times: Grilli, ottavo miglior ministro dell’Economia.
– Sea: sottoscritto nuovo finanziamento da 130 mln euro.
– Segno più a Wall Street alla vigilia della Festa del Ringraziamento.
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