Mercati

Borsa Milano +3,4%, acquisti scatenati su Atene (+7%)

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MILANO (WSI) – I mercati azionari sono riusciti a interrompere la striscia negativa piĂą lunga in 11 anni, riportando il rialzo maggiore in piĂą di due anni. L’indice Stoxx Europe 600 è balzato oltre +2%, dopo la brusca flessione -7,7% degli ultimi otto giorni di contrattazioni.

I titoli energetici hanno recuperato dopo aver testato i minimi in tre anni e i bancari sono risaliti dai valori più bassi in un anno. Il volume delle azioni scambiate sulle società dello Stoxx 600 è stato superiore +51% rispetto alla media degli ultimi trenta giorni, stando ai dati compilati da Bloomberg.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo una mattinata in preda a forti oscillazioni, chiude in rally +3,42% a 18,701 punti. Si allentano le tensioni sul mercato dei titoli di stato, con lo spread BTP Bund in calo oltre -5% a 165 punti base circa. Tasso decennale al 2,48%.

Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib ricoperture sui bancari, con Mps oltre +4%, Bper +7%, BPM +6,5%, Banco Popolare +6,9%, Intesa SanPaolo +4,5%, Unicredit +5,5%, UnipolSai +3,7%. Tra altri titoli acquisti su Azimut Holding +5,7%, FCA +4,42%, male invece Cnh Industrial -1,19%, Tenaris -1,51%, Saipem +4% circa, Telecom Italia +2%, Yoox oltre +7%.

Le speculazioni su un imminente QE europeo, alimentate dalle dichiarazioni del membro del Consiglio direttivo della Bce BenoĂ®t CoeurĂ© e lo smorzarsi delle tensioni sul caso Grecia hanno sostenuto l’ottimismo degli operatori, che hanno guardato anche alle buone notizie in arrivo da Wall Street.

Forti acquisti sulla Borsa di Atene, che ha chiuso con un rialzo superiore al 7%, e che ha visto balzare i bancari. National Bank of Greece oltre +9% e Alpha Bank AE oltre +6%.

In generale, ci sarebbero sette elementi a sostegno dell’azionario, e i grandi fondi come Pimco e Blackstone hanno giĂ  pronte le loro nuove scommesse.

Attenzione, però, al balzo delle operazioni di vendite allo scoperto.

Inoltre, tra azionario, bond e valute c’è tanta confusione sui mercati e grandi spostamenti di denaro. Vista la volatilitĂ  elevata, può succedere di tutto e molto dipenderĂ  anche dal mercato obbligazionario. Sei anni dopo lo scoppio della crisi subprime, le economie mondiali e in particolare industrializzate hanno ancora troppo debito. Nel 2013 era pari a 186 mila miliardi di dollari.[ARTICLEIMAGE]

Tutto è cominciato con la paura per un crac delle finanze e delle banche greche. I bond ellenici decennali hanno sfiorato il 9%, in seguito a un rialzo superiore ai 100 punti base in un solo giorno. I rendimenti valevano il 5,5% a settembre. In un mese hanno guadagnato dunque più di 300 punti base.

Secondo gli analisti interpellati da Bloomberg i rendimenti dei Treasuries e delle economie piĂą sicure come Regno Unito, Germania e Giappone, saliranno entro la fine dell’anno. Intanto si spera che la fine del QE venga rimandata, secondo quanto auspicato dal presidente della Fed di St. Louis, James Bullard.
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Buoni i numeri delle vendite di auto in Europa, anche se i fondamentali dell’industria restano deboli. Le immatricolazioni di auto nuove nell’Unione europea registrano una crescita del 6,4%. Il marchio Fca, il gruppo nato dalla fusione di Fiat e Chrysler, ha venduto quasi 64 mila unitĂ , con un miglioramento del 6,1% sullo stesso mese del 2013.

L’azionario asiatico è rimbalzato, con l’indice MSCI della regione Asia Pacifico in recupero dai minimi dal 25 marzo. Debole l’indice giapponese Nikkei, che ha chiuso in calo dell’1,4%. Per la prima volta dall’inizio delle misure di stimolo che prendono il nome dal premier nipponico, Abenomics, il programma di acquisto di Bond non ha avuto successo. Sul mercato del debito fisso, il titolo a due anni giapponese è sceso al minimo record di 0,005%.

Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio, che ieri erano scesi al di sotto della soglia a $80 per la prima volta dal giugno del 2012, balzano +1,29% a $83,77 al barile. Oro sotto pressione, con -0,54% a $1.234,50.

In ambito valutario, l’euro, dopo aver superato la soglia dei $1,28 fa dietrofront e scende -0,46% a $1,2748; dollaro/yen +0,39% a JPY 105,73; euro/franco svizzero piatto con -0,01% a $1,2071. Euro/yen -0,10% a JPY 136,07.