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Borsa Milano -2%, vola lo Spread fino a +16%. Tassi Btp attorno al 2%

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MILANO (WSI) – In una seduta segnata dalla tensione per il futuro mai così in bilico della Grecia e dalle vendite pesanti su qualche singolo titolo come le banche e Fca, Borsa Milano chiude sui minimi di giornata, -2,09%, a quota 23.285 punti.

I volumi sottili in una giornata di festività per diverse Borse importanti in occasione della Pentecoste aumentano la volatilità.

Alta tensione sul mercato dei titoli di stato, con lo spread BTP Bund a 10 anni che vola oltre +16% oltre 143 punti base, a fronte di un rendimento decennale che balza più dell’8%, a un soffio dal 2%. Tornano i forti acquisti sui Bund tedeschi, con i rendimenti decennali che crollano fino a -17,35% allo 0,49% in giornata, per poi ridurre le perdite e fare -8,60% allo 0,55%.

A Milano il titolo della casa automobilistica Fiat Chrysler è in netto ribasso dopo le notizie che arrivano dagli Stati Uniti di un “no” del board di General Motors all’ipotesi di fusione, che allontana ulteriormente la prospettiva di un consolidamento a breve.

I diritti e il titolo di Monte Paschi non riescono a fare prezzo nel giorno dell’aumento di capitale, giudicato da diversi analisti diluitivo. Secondo il presidente Profumo è presto per dare giudizi. Il Tesoro entrerà nel capitale con il 4%.

I sell si abbattono sulle altre banche principali. Bper -2,27%, BPM -2,33%, Intesa -2,21%, Unicredit -2,94%.

Da segnalare le vendite su Mediaset -1,95%, dopo che gli analisti di Icbpi hanno reiterato il rating “neutrale”, con target sul prezzo a 4,7 euro.

Brutta giornata per Finmeccanica, che scivola avvicinandosi ai minimi di inizio mese a 10,85 euro con un ribasso -4% circa. Fuori dal listino principale SS Lazio sale quasi +8% in attesa del derby con la Roma.

Diverse le borse chiuse oggi: si tratta di Zurigo, Francoforte, Londra, Usa, Hong Kong e Seul. Ridotti, di conseguenza, gli scambi. Vendite anche su Madrid dopo la vittoria a Barcellona del partito anti-austerity Podemos, nelle elezioni amministrative e regionali. Atene scivola e chiude sui minimi, con l’indice generale che perde più del 3%.

I volumi di trading sono inferiori – riguardo all’intero indice azionario benchmark europeo, Stoxx Europe 600 – del 76% rispetto alla media degli ultimi trenta giorni. Gli smobilizzi colpiscono soprattutto i titoli bancari, con i titoli spagnoli Banco Santander, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria e Iberdrola tra le azioni che hanno contribuito maggiormente alla flessione dello Stoxx 600.

Il fattore Grecia continua a essere il principale ‘market mover’, dopo che dal paese sono arrivate dichiarazioni, secondo cui Atene non potrebbe sopportare ulteriori misure di austerity e che, per questo, i creditori dovrebbero scendere a compromessi. A questo si aggiungono le parole del numero uno della Fed Janet Yellen che venerdì ha suggerito che l’aumento dei tassi statunitensi arriverà quest’anno.

“I timori sulle Grecia aumentano la volatilità in una seduta dove i volumi sono molto bassi causa chiusura altri mercati”, dice a Reuters un trader. Il ministro greco dell’interno Nikos Voutis ha dichiarato domenica che la Grecia non pagherà la tranche che deve all’Fmi a giugno (prima scadenza, il 5 giugno), se non si raggiungerà un accordo.

Sotto pressione i titoli delle banche greche come Piraeus Bank, Attica Bank, Alpha Bank.

In evidenza si mette il calo continuo dell’euro, che nei confronti del biglietto verde ha sofferto la settimana peggiore da settembre di quattro anni fa. La moneta unica scende anche sotto la soglia a $1,10 e cede lo 0,36% a $1,0975.

Euro/sterlina -0,18% a GBP 0,7093. Euro/yen -0,39% a JPY 133,29. Euro/franco svizzero -0,31% a CHF 1,0357. Dollaro/yen -0,04% a JPY 121,48. Nei confronti del biglietto verde, l’euro scende al minimo in quasi quattro settimane; la moneta unica è scivolata fino a $1,0959, al valore più basso dallo scorso 28 aprile.

Verso la sterlina si attesta al valore più basso in due mesi e mezzo, dallo scorso 12 marzo. “Prosegue il sentiment negativo sull’euro, alla luce dei commenti della Grecia sul rimborso dei prestiti all’Fmi nella scadenza del prossimo 5 giugno – commenta in un’intervista a Bloomberg Jeremy Stretch, responsabile della strategia sui mercati di cambi di Canadian Imperial Bank of Commerce di Londra – I mercati considerano anche gli avvertimenti del numero uno della Fed, Janet Yellen”.

Lo scorso venerdì Yellen ha affermato che sarebbe “appropriato” alzare i tassi di interesse quest’anno, per la prima volta dal 2006.

Sui mercati asiatici, il Nikkei 225 ha segnato un rialzo +0,74%, salendo per la settimana sessione consecutiva e attestandosi al valore di chiusura record dall’aprile del 2000. Ancora boom di acquisti sullo Shanghai Composite, salito al massimo dal gennaio del 2008, con un rialzo +3,35%.

Tra le materie prime, i futures sul petrolio scambiati a New York cedono -0,47% a $59,44 al barile. Brent +0,12% a $65,45 al barile. Oro +0,08% a $1.205,90 l’oncia. Argento +0,14% a $17,08.

(Lna-DaC)