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BORSA: IL GURU DI FIRST VA CON I PIEDI DI PIOMBO

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Le borse americane si trovano in una fase particolarmente difficile per le molte incognite sul fronte macroeconomico e per le prospettive del settore high-tech. Hugh Johnson, capo degli analisti di First Albany, offre consigli agli investitori su come destreggiarsi.

“Volatilita’ e mancanza di spunti sono destinati a rimanere una costante fino alla fine dell’anno – spiega Johnson – difficilmente il 2000 potra’ chiudersi con i guadagni cui eravamo abituati”.

Due i possibili scenari disegnati dal guru di First Albany: se l’economia cresce a un ritmo sostenibile, rendendo inutile per la Fed aumentare i tassi, il Mercato azionario dovrebbe muoversi leggermente verso l’alto; se al contrario la possibilita’ di spinte inflazionistiche costringera’ la Fed ad aumentare ulteriormente il costo del denaro, il prezzo delle azioni dovrebbe chiudere l’anno con margini significativamente piu’ bassi di quelli attuali.

Per approfittare di questa situazione di incertezza, e’ meglio essere prudenti. “Gli investitori devono prepararsi a cogliere al volo le occasioni di rialzo – dice Johnson – ma allo stesso tempo effettuare operazioni di copertura nel caso di un declino del Mercato”.

“Saranno i tecnologici a guidare un eventuale rialzo”, aggiunge l’analista, mentre gli affari piu’ “sicuri” in caso di declino si potranno realizzare acquistando titoli farmaceutici (Pfizer, Johnson & Johnson, Bristol-Myers Squibb). I settori assolutamente da evitare, in quanto con scarse possibilita’ di guadagno, sono alluminio, cartario e chimico.

L’andamento del prezzo delle azioni dipendera’, secondo Johnson, dalla direzione dei tassi di interesse: se i tassi rimarranno stabili, l’indice Dow Jones dovrebbe chiudere l’anno a quota 10.200-11.000 (contro i 10.398 attuali), l’S&P 500 a quota 1.420-1500 (conto 1.442 attuali) e il Nasdaq a quota 3500-4.400 (contro 3.877 attuali).

Johnson scommette su: Cisco, Sun Microsystem, Oracle, Texas Instruments, Intel, Medtronics e Pepsi.