Economia

Bonus fiscali, l’assegno unico per i figli è il più richiesto dalle donne

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Sono per lo più le donne (il 56%) con figli a richiedere più l’assegno unico, mentre per quanto riguarda gli uomini, le domande maggiori sono per il bonus disoccupati (Naspi). Così emerge da un’analisi di BonusX, startup che punta a semplificare la scoperta e la richiesta dei servizi pubblici con la sua piattaforma digitale e che ha realizzato un’analisi su oltre 70.000 utenti, andando ad intercettare non solo quelli che sono stati i bonus più richiesti al 2022 ma anche da quale tipologia di cittadino.

Quali bonus sono più richiesti dagli italiani?

Solo nell’Unione Europea, tra il 20% e il 60% degli aventi diritto non riesce ad ottenere i bonus e agevolazioni di cui ha bisogno. Questi dati dimostrano che la grande complessità del mondo burocratico, che non aiuta i cittadini nella propria quotidianità, ma anzi rende ancora più difficile la richiesta di agevolazioni e aiuti fondamentali per il sostentamento dell’individuo o di una famiglia.

Poter capire quali bonus richiedere, quali sono i requisiti fondamentali e, soprattutto, come  poter far richiesta per tempo sono solo alcune delle problematiche che il cittadino italiano deve affrontare quotidianamente. Complice un sistema caotico e la mancata digitalizzazione degli sportelli, sono ancora tanti i cittadini che rinunciano alla richiesta di bonus e agevolazioni.

Tra quelli che invece fanno richiesta, l’indagine di BonusX svela l’identikit del richiedente che normalmente utilizza il servizio per accedere alle agevolazioni e ai bonus attivi. Si tratta di persone con età media tra i 30 e i 40 anni e la richiesta per alcuni bonus è legata al genere del singolo. Dai dati emerge che l’assegno unico è richiesto principalmente da donne, mentre gli uomini puntano a richiedere maggiormente il bonus per disoccupati (Naspi). In generale, i dati confermano che i servizi più richiesti dai cittadini quotidianamente sono proprio assegno unico, reddito di cittadinanza e Naspi.

Le donne presenti in piattaforma per la richiesta di agevolazioni sono oltre 35.000 e tra i servizi più richiesti ci sono assegno unico e  reddito di cittadinanza, richiesto significativamente di più degli uomini.

Il fatto che siano le donne a richiedere maggiormente bonus e agevolazioni per loro stesse e per la propria famiglia fa intuire che sono proprio loro ad amministrare la parte burocratica della vita quotidiana. La donna richiedente tipicamente ha tra i 30 e i 40 anni, uno o più figli, percepisce la burocrazia come sfiancante e ha bisogno di richiedere sussidi pubblici per poter avere un aiuto concreto.

Assegno unico per i figli: le precisazioni dell’Inps

L’assegno unico e universale, ricorda l’Inps sul suo sito, è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di euro 40mila.

In base al primo Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (Auu) che riporta i dati relativi alle domande di assegno presentate nel periodo gennaio-maggio 2022 e ai pagamenti relativi al trimestre di competenza marzo-maggio 2022 nei primi cinque mesi del 2022 risultano pervenute all’Istituto 5,2 milioni di domande, riferibili a 8,4 milioni di figli. Considerate anche le domande presentate a giugno, nel primo semestre 2022 risultano pervenute all’Inps 5,7 milioni di domande di assegno unico per circa 9,1 milioni di figli complessivi. Nell’Osservatorio sono messe in evidenza le differenze territoriali in termini di take up regionale rispetto al numero di residenti Istat con età inferiore a 21 anni: includendo nei dati relativi alle domande presentate anche i minori dei nuclei che percepiscono il reddito di cittadinanza, le regioni con richieste maggiori sono quelle del sud (la Calabria e la Sicilia raggiungono l’89%), mentre al centro e al nord si registrano i take up più bassi (il valore minimo pari al 73% si riscontra in Liguria). In merito agli importi erogati nel primo trimestre di competenza dell’assegno unico, in termini medi mensili sono stati erogati assegni per più di 1 miliardo di euro al mese a circa 4,7 milioni di richiedenti con riferimento mediamente a 7,5 milioni di figli al mese.