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Bolla immobiliare cinese è pronta a scoppiare

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NEW YORK (WSI) – I prezzi delle case cinesi sono ormai nella stratosfera. A giugno i prezzi sono aumentati del 6,8% rispetto allo scorso anno. Si tratta del rialzo più elevato da gennaio 2011 e del sesto aumento consecutivo.

Nonostante i tentativi del governo centrale di temperare i prezzi delle case la bolla è tornata sui livelli esatti di due anni e mezzo fa.

Come riporta Reuters, l’aumento incessante dei prezzi degli immobili in 70 grandi città nasconde le vere bolle di Pechino (+12,9% anno su anno) e Shanghai (+11,9%). Bolle che riflettono il flusso apparentemente inarrestabile di denaro immesso dalle banche centrali sui mercati.

Pechino da quattro anni sta cercando di calmierare i prezzi delle case ma il tentativo è stato velocemente annullato dalla forte domanda, dalla scarsità di offerta e dalla corsa dei governi locali cinesi a vendere il terreno per aumentare le entrate. La situazione può degenerare.

A giudizio di un analista “di fronte al dilemma di come abbassare i prezzi delle case senza aggravare il rallentamento economico, il governo cinese, una volta chiuso il secondo trimestre, può valutare l’introduzione di misure severe”.

Finora le Autorità cinesi non sono riuscite a sgonfiare il mercato immobiliare tenendo le redini della situazione. Il rischio è che scoppi trasformandosi nella più grande bolla fuori controllo dei Paesi emergenti. Il che significa, in poche parole, che lo scoppio della bolla immobiliare potrebbe fare molto male e molto velocemente.

Il grafico (sui dati di Cina e di Reuters) mostra proprio come la bolla sui prezzi delle case si sia velocemente rigonfiata.