Economia

Boeing 737 Max, stop alla produzione nel 2020

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Decisione dolorosa ma necessaria per Boeing. Che ha annunciato, confermando le indiscrezioni stampa circolate nei giorni scorsi,  lo stop temporaneo, a partire da da gennaio 2020, della produzione del  737 Max, il controverso modello bloccato a terra da mesi in seguito agli incidenti del gennaio 2018 della compagnia Lion Air e del marzo 2019 della Ethiopian Airlines, che hanno causato in tutto 346 vittime. Al momento lo stop non si tradurrà in alcun taglio della forza lavoro.

“Riteniamo che questa sia la decisione meno dannosa, per garantire la produzione sul lungo termine e la tenuta della catena di forniture”, ha spiegato la società con un comunicato.

Inizialmente la messa a terra del velivolo sembrava essere destinata a durare un periodo limitato.

E’ invece dallo scorso marzo che tutti i Boeing 737 MAX  sono bloccati a terra, dopo che era emerso che gli incidenti erano stati causati da un problema a un sistema antistallo tipico di quel nuovo modello di aereo. La Boeing non ne aveva tuttavia interrotto la produzione.

Motivi dietro lo stop alla produzione

L’azienda che ha sede a Chicago, ha spiegato che diversi fattori hanno portato alla stop alla produzione, tra cui il trascinarsi fino al 2020 delle procedure di certificazione, ma anche la necessità di procedere alla consegna degli aeromobili in stock, anche se non si sa, al momento, quando la produzione potràessere ripresa.

“Tornare in sicurezza alla produzione del 737 Max è la nostra priorità – ha affermato la Boeing – siamo consapevoli che il processo di approvazione del ritorno in servizio del 737 deve essere straordinariamente approfondito e solido, per assicurare che autorità, compagnie clienti e passeggeri abbiano fiducia negli aggiornamenti”.

Per il colosso americano dei cieli, la sospensione della produzione rappresenta un duro colpo anche per i conti: la società ha già visto calare il proprio utile di 5,6 miliardi di dollari per compensare i clienti e ha già scritto a bilancio un impatto da 3,6 miliardi per quanto riguarda la crescita dei costi determinata da questa situazione involontaria.

Boeing ha inoltre accantonato oltre 6 miliardi di dollari per i risarcimenti ai clienti.