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BNP Paribas punta sul credito con i nuovi Credit Linked Certificate per il mercato retail

BNP Paribas presenta una nuova gamma di Certificate per il mercato retail. Si tratta dei Credit Linked Certificate, che offrono la possibilità di investire sul mercato del credito e diversificare il proprio portafoglio rispetto ad asset class più comuni. Vediamo insieme cosa sono, quali sono i vantaggi per gli investitori e come funziona la nuova gamma lanciata di recente da BNP Paribas su EuroTLX (MTF) di Borsa Italiana.

Cosa sono i Credit Linked Certificate?

I Credit Linked Certificate (CLC) sono strumenti finanziari che offrono agli investitori un’esposizione al merito creditizio di una o più società, istituzioni finanziarie o enti governativi (le entità di riferimento). Questi prodotti prevedono il pagamento di potenziali premi periodici di importo fisso o variabile, con frequenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale, legati alla capacità delle entità di riferimento di adempiere alle proprie obbligazioni.

Tali importi sono corrisposti solo se durante la vita dei Certificate non si verifica nessun evento di credito che interessi l’entità di riferimento. L’evento di credito può essere, per esempio, il fallimento o il mancato pagamento di cedole oppure la ristrutturazione del debito di una o più società di riferimento del Certificate. In caso di evento di credito, inoltre, la protezione del capitale viene a mancare e a scadenza l’investitore percepirà solo una percentuale del prezzo di emissione del Certificate.

I CLC, oltre ad esporre l’investitore al rischio di credito dell’entità di riferimento, sono soggetti anche al rischio emittente, nel caso specifico BNP Paribas (rating: S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-).

Quali sono i vantaggi?

Si tratta di una gamma che inevitabilmente avvicina il segmento dei certificati di investimento al mondo obbligazionario spostando il focus dal rischio azionario a quello di credito. I CLC rappresentano uno strumento indicato per gli investitori in cerca di un flusso di premi periodico con aspettative positive sulla tenuta debitoria dell’entità di riferimento.

I CLC presentano alcuni vantaggi:

  • permettono di investire nel mercato del credito e diversificare il proprio portafoglio rispetto alle asset class più comuni, come azioni e obbligazioni;
  • sono prodotti flessibili che consentono di acquisire esposizione su svariate combinazioni di entità di riferimento, scadenze e rendimenti;
  • consentono l’accesso a rendimenti potenziali più alti rispetto ad un investimento obbligazionario tradizionale, essendo vincolati all’assenza di eventi di credito sull’entità di riferimento;
  • offrono la possibilità di sfruttare l’efficienza fiscale dei Certificate perché i loro rendimenti, rientrando nella categoria dei “redditi diversi”, danno la possibilità di compensare le plusvalenze conseguite con minusvalenze pregresse;
  • possono essere acquistati e/o venduti in qualsiasi momento di mercato, grazie all‘ammissione alle negoziazioni su Borsa Italiana e alla presenza di BNP Paribas in qualità di market maker.

La nuova emissione di BNP Paribas

“L’innovazione di prodotto e il continuo rinnovamento di un’offerta sempre pronta ad anticipare i bisogni degli investitori sono due capisaldi del DNA di BNP Paribas” ha dichiarato Luca Comunian, Distribution Sales, Global Markets Italy di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking.

“Per questo motivo siamo molto orgogliosi della nuova gamma di CLC: questa nuova emissione ci permette di offrire ai nostri clienti un’esposizione al merito creditizio del settore bancario italiano, che gode di buone prospettive anche in virtù degli attesi tagli delle banche centrali, e di mettere a loro disposizione degli strumenti alternativi in un’ottica di diversificazione del portafoglio”.

BNP Paribas si presenta quindi sul segmento dei CLC ampliando la propria gamma con un’emissione che conta un totale di sei nuove proposte, di cui tre su entità di riferimento finanziarie Senior e altrettante Subordinate. I sottostanti sono tre istituti finanziari italiani: UniCredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, che rimangono pertanto gli stessi nella duplice veste di entità di riferimento Senior e Subordinate.

Per quanto riguarda i titoli Senior, il premio fisso annuo si attesta tra il 3,90% e il 4% dell’importo nozionale (20.000 euro per strumento) a condizione che non si verifichi un evento di credito sull’entità di riferimento. Spostandoci, invece, sulle entità subordinate il premio fisso annuo sale tra il 5% e il 5,12% dell’importo nozionale, seguendo lo stesso meccanismo.

I nuovi CLC hanno una durata di 7 anni (con scadenza il 30 dicembre 2030). Tuttavia, grazie alla caratteristica della Callability, il 30 dicembre 2026 l’Emittente (BNP Paribas) ha la facoltà di rimborsare anticipatamente i Certificate al 100% dell’importo nozionale, fornendo un preavviso di almeno 10 giorni lavorativi prima del 30 dicembre 2026. A scadenza, se non si è verificata la Callability e un evento di credito sull’entità di riferimento, i CLC rimborsano il 100% dell’importo nozionale.

Abbiamo parlato di rischio di credito, che rappresenta il focus di questa tipologia di prodotto. Gli eventi di credito sono eventi avversi atti a compromettere la capacità di una determinata entità di riferimento di adempiere alle proprie obbligazioni di pagamento. Il verificarsi di un evento di credito durante la vita del Certificate ha come conseguenza la scadenza anticipata del prodotto. In tal caso, viene interrotto quindi il pagamento dei premi annuali e l’investitore riceve un rimborso pari all’importo nozionale moltiplicato proprio per il tasso di recupero stabilito dall’ISDA (International Swaps & Derivatives Association) con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

Un esempio, il Certificate su Intesa Sanpaolo Subordinato

Per capire meglio il funzionamento prendiamo come esempio il Credit Linked Callable Certificate su Intesa Sanpaolo Subordinato (ISIN XS2708002386).

Il prodotto paga un premio fisso annuale pari al 5,12% dell’importo nozionale (20.000 euro), fatto salvo il verificarsi di un evento di credito su Intesa Sanpaolo. Il 30 dicembre 2026 BNP Paribas può esercitare la Callability: in questo caso il Certificate scade anticipatamente e paga il 100% dell’importo nozionale. Viceversa, se l’emittente non esercita tale facoltà e in assenza di eventi di credito su Intesa Sanpaolo, il Certificate giunge a scadenza, e paga il premio annuale, oltre a liquidare il 100% dell’importo nozionale.

Qualora invece durante la vita del Certificate si verifichi un evento di credito su Intesa Sanpaolo, il prodotto scade anticipatamente, non corrisponde gli ulteriori premi annuali previsti e paga un importo pari all’importo nozionale moltiplicato per il tasso di recupero stabilito dall’ISDA, con potenziale perdita parziale o totale del capitale investito.

Differenze tra titoli di debito senior e subordinati

I 6 CLC presentati si distinguono dunque per i due diversi gradi di seniority delle entità di riferimento: Senior e Subordinate, che si riflettono inevitabilmente sul rendimento offerto dalle proposte. Ricordiamo come il grado di seniority rappresenti, con riferimento a un qualsiasi titolo di debito di una entità di riferimento, il grado di priorità, rispetto agli altri titoli di debito dell’entità di riferimento, con cui tale titolo di debito viene rimborsato in caso di liquidazione, fallimento o ristrutturazione della medesima entità di riferimento.

Nel nostro caso, se si verifica un evento di credito il debito senior ha priorità di rimborso rispetto al debito subordinato. Ne consegue che i CLC su debito subordinato esprimono più rendimento potenziale rispetto a quelli su debito senior e un rischio di perdita dell’importo nozionale maggiore rispetto a un CLC su debito senior. Questa dinamica è spiegata dal differente tasso di recupero atteso, strutturalmente inferiore per le obbligazioni subordinate, che sono i primi titoli (dopo le azioni) ad essere intaccati in caso di dissesto di una società.

L’andamento dei Credit Default Swap

Una valida misura per monitorare il rischio di credito sono i Credit Default Swap (CDS), contratti derivati over-the-counter che offrono a una controparte protezione contro un evento creditizio, come l’insolvenza o il fallimento di un emittente, a fronte del pagamento di un premio periodico. Di fatto i CDS rappresentano il costo per l’assicurazione dal default dell’entità sottostante: più è basso il premio e meno rischiosa viene considerata l’entità sottostante.

Per comprendere meglio i differenti rendimenti offerti dai premi fissi annui dei CLC firmati BNP Paribas abbiamo confrontato i diversi CDS con scadenza 7 anni delle diverse entità di riferimento. Lato Senior, il CDS a 7 anni su Intesa Sanpaolo (linea bianca) vale 95 punti base contro gli 88 di UniCredit (linea blu) e gli 85 di Mediobanca (linea rossa).

Valori che giustificano il rischio decrescente delle tre entità di riferimento e il diverso premio. È interessante anche notare la dinamica delle tre curve (grafico qui sotto), in netto calo dai valori raggiunti a metà di ottobre dello scorso anno.

Dinamica rispettata anche dall’analisi dei CDS Subordinated a 7 anni dove il derivato su Intesa Sanpaolo (linea bianca) viene scambiato a 208 bp, quello su UniCredit (linea blu) a 203 bp e infine quello su Mediobanca (linea rossa) a 196 bp. Anche in questo caso le tre curve (grafico qui sotto) sono in discesa rispetto ai valori raggiunti lo scorso ottobre. Riassumendo, i differenti livelli di costo tra CDS Senior e Subordinated spiegano sia il differente rischio tra le due entità di riferimento sia i rendimenti offerti dai CLC.

Per maggiori informazioni sui prodotti visita il link: https://investimenti.bnpparibas.it/prodotti-di-investimento/credit-linked/credit-linked-certificates-nuova-emissione/

Per vedere la brochure dei nuovi prodotti Subordinati vai qui: https://investimenti.bnpparibas.it/siteassets/clc/clc_callable_subordinated_final.pdf

Per vedere la brochure dei nuovi prodotti Senior vai qui: https://investimenti.bnpparibas.it/siteassets/clc/clc_callable_senior.pdf