Mercati

Bitcoin: nuovo massimo storico a 111000 dollari, prosegue il rally

Il Bitcoin ha raggiunto questa mattina un nuovo massimo storico, toccando quota 111mila dollari, ma questa volta secondo gli esperti di mercato il contesto è radicalmente diverso rispetto al passato. Non si tratta più di un’impennata legata alla speculazione: è la conseguenza di una trasformazione strutturale in atto all’interno del sistema finanziario globale.

“Questo nuovo massimo storico non rappresenta un traguardo, ma una base da cui partire. È il riflesso di una maturazione del mercato e di una nuova consapevolezza istituzionale. Anche figure da sempre scettiche come Jamie Dimon stanno iniziando a rivedere le proprie posizioni – ha evidenziato Demuth, ceo e Co-Founder di Bitpanda – La nuova fase del mondo crypto è appena iniziata – e sarà definita da visione strategica, legittimazione istituzionale e infrastrutture globali. Dietro questa evoluzione c’è un chiaro segnale politico ed economico: gli Stati Uniti stanno abbracciando le criptovalute e gli asset digitali come parte integrante della loro visione finanziaria di lungo termine. Le recenti aperture da parte delle autorità statunitensi dimostrano una volontà di regolamentare e integrare il settore in modo sistemico”.

Secondo Simon Peters, crypto markets analyst di eToro, ci sono diversi fattori che potrebbero far esplodere il prezzo del bitcoin. Con il recente declassamento del rating creditizio degli Stati Uniti e l’ammontare del debito che deve essere rifinanziato quest’anno, sarà interessante vedere quale sarà la domanda di titoli di Stato di nuova emissione.

Un fallimento dell’asta, ovvero un numero insufficiente di acquirenti, potrebbe costringere la Fed a intervenire e fornire liquidità per queste obbligazioni, aumentando così il proprio bilancio. Questo va a favore di bitcoin dato che, storicamente, il prezzo del cripto asset è cresciuto in linea con l’aumento del bilancio della Fed.  Inoltre, altri Paesi sviluppati come Cina, Regno Unito, Europa e Australia stanno abbassando i tassi di interesse e allentando le condizioni finanziarie, cosa che storicamente è stata di buon auspicio per i prezzi dei criptoasset.

In secondo luogo, secondo eToro, un gran numero di acquirenti e un aumento dei capitali sono alla ricerca di rendimento. Oltre agli investitori individuali, sempre più società quotate in borsa stanno adottando strategie di tesoreria in bitcoin, acquistando miliardi di dollari alla volta.

Anche i fondi pensione e i fondi sovrani stanno aumentando la loro esposizione al bitcoin attraverso ETF spot e, a loro volta, si stanno accaparrando una maggiore quantità di offerta disponibile.
Resta da vedere dove il prezzo raggiungerà l’apice di questo mercato toro. Ciò che è evidente è che se il bitcoin deve davvero diventare la valuta o l’asset di riserva globale, la sua capitalizzazione di mercato (e di conseguenza il suo prezzo) dovrebbe essere di gran lunga superiore ai 2,2 trilioni di dollari attuali.