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BCE: SARA’ FACILE USCIRE DA MISURE EMERGENZA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva comportando un leggero calo del differenziale 2-10 anni a 210 pb. I listini azionari hanno invece chiuso la sessione di ieri in calo sulla scia delle borse statunitensi.

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In Italia le aste su Bot e Ctz hanno visto una buona domanda, mentre nella giornata odierna è attesa la riapertura del Btp linkers a 15 fino a 1,25 Mld€. Sempre in Italia il dato sulla fiducia dei consumatori di luglio ha registrato un rialzo superiore alle attese con un miglioramento che ha interessato soprattutto la componente prospettica. Papademos, vice presidente della Bce, in un’intervista ha dichiarato che per l’istituto sarà relativamente semplice uscire dalle misure messe in atto per sostenere l’economia sebbene non sia per ora un’azione immediata. Al momento infatti ritiene che non ci sia necessità di ridurre la liquidità per evitare possibili spinte inflazionistiche.

Il mercato inoltre saprà con anticipo quando la Bce deciderà di ridurre la liquidità. Per oggi l’attenzione sarà focalizzata sui prezzi al consumo tedeschi di luglio e sui dati statunitensi. Chiusura contrastata per i tassi governativi statunitensi. Ieri infatti si è assistito ad un rialzo dei tassi sul breve termine e ad un calo sul lungo termine, generando un restringimento dello spread sul 2-10 anni a 260 pb da 268 pb. Positiva l‘asta sul titolo a due anni che ha visto un bid-to-cover ratio a 2,75. Gli acquirenti indiretti che includono primary dealer e banche centrali estere, si sono aggiudicate 13,7 Mld$ su un totale di 42 Ml$ offerti.

Si è concluso ieri il vertice Cina-Usa, che ha visto il vice premier cinese richiedere un’attenta gestione delle corpose misure di stimolo messe in atto per superare la crisi economica al fine di controllare i movimenti del Dollaro. La Cina però si impegna a sostenere la domanda interna che dovrebbe contribuire a dare slancio all’economia globale. Gli Stati Uniti allo stesso modo si impegnano a rendere più facile alle imprese cinesi le esportazioni di prodotti ad alta tecnologia.

Il dato sulla fiducia dei consumatori di luglio ha registrato un inatteso calo posizionandosi a 46,6 da 49,3, con un peggioramento sia della componente corrente che prospettica. Migliore delle attese invece l’indice dei prezzi delle abitazioni Shiller che si allinea con gli altri dati del settore. Per oggi è attesa l’asta sul 5 anni per 39 Mld$. Sul decennale il supporto passa per 3,54% e la resistenza per 3,72%.

Valute: si apprezza il Dollaro verso euro sulla scia dell’andamento negativo dei listini azionari che hanno risentito del calo della fiducia dei consumatori Usa. Il calo dei listini azionari ha condizionato anche l’andamento dello Yen che si è apprezzato sia verso Dollaro che verso Euro. verso Dollaro il supporto si colloca a 94 e 93,48, mentre la resistenza passa per 95,7. Verso Euro invece il supporto passa per 132,82 e la resistenza a 136,19.

Materie Prime: andamento negativo per quasi tutto il comparto. Unica eccezione, la soia che ha chiuso in forte rialzo a +3% per i timori che l’inusuale clima freddo in Usa possa danneggiare il raccolto. A guidare i ribassi sono i suini con un -4% sulla scia degli effetti negativi sui consumi dell’influenza suina. Il rafforzamento del dollaro e l’andamento negativo dei mercati azionari giustificano i forti ribassi degli energetici e dei preziosi, in particolare l’argento e l’oro che ha visto ridursi la sua domanda come investimento alternativo. Tra gli energetici, il gas naturale ha perso quasi il 2% sulla scia della previsione di un clima mite in Usa che potrebbe ridurre la domanda di aria condizionata e quindi il consumo di gas per gli impianti energetici.

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