Economia

Bce all’Eurozona: abbia più coraggio, faccia riforme ambiziose

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Roma – I governi dell’area euro devono impegnarsi al massimo per la sostenibilita’ dei conti pubblici, realizzando il pareggio o un avanzo strutturale di bilancio nel medio periodo. E’ quanto sottolinea la Bce che tuttavia torna a sollecitare riforme strutturali per migliorare il potenziale di crescita dei paesi euro.

Nel bollettino mensile l’Eurotower indica che ”per accompagnare il riequilibrio dei conti pubblici, il Consiglio direttivo invoca l’urgente realizzazione di riforme strutturali audaci e ambiziose”.

Procedendo di pari passo, il risanamento di bilancio e le riforme strutturali rafforzerebbero la fiducia, le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro.

Si dovrebbe dare rapida attuazione a riforme chiave per aiutare i paesi dell’area dell’euro ad accrescere la competitivita’, a promuovere la flessibilita’ delle loro economie e a migliorare il potenziale di crescita a piu’ lungo termine. Le riforme nei mercati dei beni e servizi dovrebbero mirare alla piena apertura a una maggiore concorrenza. Le riforme del mercato del lavoro si dovrebbero incentrare sulla rimozione delle rigidita’ e su una maggiore flessibilita’ salariale.

In generale, per i paesi dell’area euro “le prospettive economiche restano soggette a elevata incertezza e considerevoli rischi al ribasso. In tali circostanze le pressioni su costi, salari e prezzi nell`area dell`euro dovrebbero rimanere modeste e i tassi di inflazione dovrebbero seguire un profilo coerente con la stabilità dei prezzi nell`orizzonte rilevante per la politica monetaria”.

In definitiva, “secondo alcuni indicatori basati sulle recenti indagini congiunturali vi sono timidi segnali di una stabilizzazione dell’attività su livelli modesti”. L’economia dell’Eurozona dovrebbe così evidenziare una “ripresa, seppure molto graduale”, nel corso del 2012.

“L’offerta di liquidità – si legge nel documento – e le modalità di aggiudicazione degli importi nelle operazioni di rifinanziamento dell`Eurosistema continueranno a sostenere le banche dell`area dell`euro e, quindi, il credito all`economia reale. L`ampio ricorso alla prima operazione di rifinanziamento a tre anni indica che le misure non convenzionali di politica monetaria della BCE forniscono un notevole contributo al miglioramento della situazione delle banche dal lato della provvista, con ricadute positive per le condizioni di finanziamento e il clima di fiducia”